IlMilanista.it
I migliori video scelti dal nostro canale

news milan

Christillin: “I tre club della Superlega rischiano”

Evelina Christillin

MILANO – “Non so come andrà a finire la corsa Champions in Serie A, Milan e Napoli sulla carta hanno qualcosa in più ma vedremo all’ultimo giro. La Juve è quella messa peggio ma vedremo, i rossoneri hanno l’Atalanta, a...

Redazione Il Milanista

MILANO - "Non so come andrà a finire la corsa Champions in Serie A, Milan e Napoli sulla carta hanno qualcosa in più ma vedremo all'ultimo giro. La Juve è quella messa peggio ma vedremo, i rossoneri hanno l'Atalanta, a cui faccio i complimenti, e non sarà facile. È tutto da vedere". Inizia così l'intervista del membro di FIFA e UEFA Evelina Christillin ai microfoni di Radio Anch'io Sport. Ecco l'intervista completa:

Tra poco ci sarà un importante consiglio Federale dove parteciperà - "Sì, non ho diritto di voto perché parteciperò come membro internazionale. Si sta discutendo sul possibile tetto sugli stipendi dei giocatori, ma non da ora, i conti sono sotto gli occhi di tutti. Molti club sono in difficoltà e gli stipendi sono un tasto molto dolente, anche se ancora non si è arrivati a una decisione. Questa settimana si saranno anche consiglio e congresso della FIFA per il calcio internazionale. Non si può pensare solo si aumentare i ricavi, devono essere contenuti i costi. Ci sono alcune proposte per il pagamento dilazionato degli stipendi ma dobbiamo trovare una soluzione, altrimenti rischia di saltare il banco, e di conseguenza il calcio".

Ha l'impressione che la FIFA voglia aumentare lo spettacolo? Cosa vuol dire? - "Credo di interpretare le parole di Infantino e non penso che si possa pensare solo di aumentare il numero di partite. Forse serve qualche regola meno impattante sul modello di gioco ma sono cose che decide l'IFAB. Se si torna a parlare di fuorigioco, calci di rigore e cose del genere significa che si sta andando verso quella direzione".

Ha parlato di recente con Andrea Agnelli in merito alla vicenda Superlega? - "Non l'ho sentito, mi ha mandato un messaggio per la mia rielezione alla FIFA ma per il resto no. Faccio parte della UEFA e non cambio idea rispetto a ciò che ho detto in passato e ribadito da tanti. L'ordinamento sportivo della UEFA è chiaro, se uno sta fuori non può partecipare alle varie competizioni. I tre club che non si sono tirati fuori dalla UEFA avranno ripercussioni, non so quale sia la durata di questi tempi ma vedremo cosa diranno i tribunali. Da juventina tengo le dita incrociate".

Cosa si attende dal presidente Malagò per la terza volta alla guida del CONI? - "La sua passione per lo sport la conoscono tutti, sarà il suo ultimo mandato e poi resterà presidente delle Olimpiadi di Milano-Cortina. Gli faccio i miei auguri".

Perché una stagione piena di ombre per la Juve? - "Dopo 9 scudetti ci sta, dobbiamo però guardare tante cose. Non sono così delusa, fosse arrivato il decimo sarei stata più contenta, ma va bene così. Pirlo non aveva mai allenato prima, era stato contrattualizzato per l'Under 23 e Agnelli ha preso una decisione difficile, che si è poi rivelata sbagliata. Non si possono dare colpe sull'inesperienza a Pirlo, tutti lo sapevano. Non so chi vedrei bene al suo posto, ho sempre ritenuto Allegri come un grandissimo allenatore, sarebbe il benvenuto".

Le piacerebbe vedere Zidane sulla panchina della Juventus? - "Certo, tantissimo. Un sogno e un mio desiderio, ma costa caro e non so se vorrà lasciare il Real Madrid".