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Braglia: “Dybala chiede la luna e oggi in Italia non è ammesso”

Dybala della Juventus in azione sotto lo sguardo di Hauge del Milan
L'ex portiere Simone Braglia ha parlato del futuro di Paulo Dybala. Sentite le sue parole sul fantasista argentino

Redazione Il Milanista

In esclusiva a Tutto Mercato Web Radio durante il consueto programma targato Maracanà ha parlato il noto ex portiere Simone Braglia che sul futuro di Paulo Dybala dopo il divorzio con la dirigenza bianconera ha detto: "Quando un giocatore chiede la Luna... deve dimostrare di valere i soldi che chiede. Mi aspettavo una situazione simile e la mancanza di squadre è dovuta alle richieste del procuratore. Non si può chiedere la Luna oggi in Italia". Queste le parole in esclusiva a Tutto Mercato Web Radio durante il consueto programma targato Maracanà dove ha parlato il noto ex portiere Simone Braglia il quale si è espresso sul futuro di Paulo Dybala e sulle sue richieste economiche alla sua prossima squadra.

Anche il noto giornalista Luca Marchetti ha parlato di Paulo Dybala

Sempre in esclusiva a Tutto Mercato Web Radio ha parlato il noto giornalista nonché esperto di mercato Luca Marchetti il quale sul futuro di Paulo Dybala in correlazione al Milan ha detto: “Al momento Paulo Dybala è in stand by con i nerazzurri e non ha altre offerte. Oggi alle cifre che ha in testa il Milan non è competitivo, ma se dovesse abbassare le pretese secondo me i rossoneri busseranno alla porta dell’argentino”. Queso il pensiero sempre in esclusiva a Tutto Mercato Web Radio dove ha parlato il noto giornalista nonché esperto di mercato Luca Marchetti il quale si è espresso sul futuro di Paulo Dybala.

L'ex Campione del Mondo Claudio Gentile ha invece svelato un aneddoto

Intervistato dalla Repubblica, Claudio Gentile ha parlato dei Mondiali dell''82 e ha detto: "Maradona? Dissi a Bearzot che non sarebbe stato un problema marcarlo, ma subito dopo pensai di essere stato un deficiente. Ho comunque cercato di impallarlo, così non gli passavano più la palla, e fermarlo con l'anticipo. La mia missione era annullare il creatore del gioco, ma nella mia carriera non sono mai stato un duro. C'è ancora gente che ci ferma per strada e ci ringrazia. Quella dell'82 era l'Italia delle Br, c'era tanta paura. Siamo stati capaci di dare agli italiani uno dei ricordi più belli della loro vita, qualcosa che va molto oltre lo sport. La nostra vittoria risollevò il Paese e pensare che Bearzot aveva lasciato a casa Pruzzo capocannoniere per Rossi, che nelle prime 4 non aveva segnato mai". Queste le sue parole alla Repubblica.