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Borghi ne è innamorato: “De Ketelaere? È un acquisto molto intelligente!”

Charles De Ketelaere
Borghi ha solo complimenti per l'ultimo acquisto del Milan, Charles De Ketelaere. Talmente tanto da definirlo "un giocatore formidabile"

Redazione Il Milanista

"Miglior acquisto il Milan non poteva fare per la trequarti". Così ne parla il noto giornalista e telecronista di Dazn Stefano Borghi in un suo video su Youtube. E il giocatore di riferimento altro non è Charles De Ketelaere, ovvero l'ultimo acquisto del tandem dirigenziale Paolo Maldini e Frederic Massara. Borghi è a dir poco estasiato ed innamorato delle potenzialità tecniche e balistiche del talento belga classe 2001. Talmente tanto da definirlo: "un giocatore formidabile, nonostante la giovane età". Insomma parole al miele per uno che il calcio lo vive a 360 gradi. E i tifosi rossoneri non possono che esserne estasiati.

Noi però vogliamo fare di più. Solo per voi, cari amici, amiche e lettori assidui del nostro network il Milanista.it, abbiamo deciso di riportarvi le bellissime affermazioni rilasciate da Stefano Borghi. Qui di seguito le potrete trovare apposta per voi: "L’acquisto di De Ketelaere per me è un acquisto molto intelligente: si può dibattere sulle cifre, si può parlare di tutto, bisogna dare a questo ragazzo belga che è molto giovane il tempo di adattarsi. Ma io sono abbastanza persuaso dall’idea che De Ketelaere sarà protagonista fin dall’inizio. Perché è un giocatore formidabile, nonostante la giovane età ha già dato dimostrazioni sia nel calcio belga, che è molto diverso dal calcio italiano, e sia nel calcio internazionale." Riflette Stefano Borghi.

"È uno che entra perfettamente nel calcio che fa questa squadra e questo allenatore. È uno che può arrivare a risolvere delle criticità che erano emerse nella scorsa stagione, ovvero la difficoltà in certi momenti a scardinare certi tipi di partita. De Ketelaere è uno che ha gol, che ha assist, che ha grande tecnica nel suo sinistro, ma che ha soprattutto una capacità notevolissima di muoversi negli spazi stretti, di trovare il movimento smarcante che, io credo che nella direzione che sta prendendo il calcio, sarà caratteristica sempre più ricercata. In un calcio che va sempre più verso il concetto di uomo contro uomo. Lui non solo sa muoversi molto bene, sa anche spondare, sa controllare in modo orientato, ha visione periferica: è un calciatore che da gioco alla squadra. "