Se c'è un giocatore che più di tutti gli altri negli ultimi anni è stato accostato al Milan ma non è mai arrivato, quello è sicuramente AndreaBelotti. L'ormai esperto attaccante del Torino e della Nazionale, sembra ogni anno infatti, da diverse stagioni, puntualmente sul punto di lasciare la città della mole per una grande big italiana. Salvo poi, tornare sui suoi passi e restare lì dov'è, sposando ancora una volta il progetto granata. Belotti con il Torino ha disputato 212 match nel massimo campionato italiano conditi da 93 gol e 23 assist, concludendo le ultime due stagioni rispettivamente con 16 e 13 reti all'attivo.
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Belotti, il Milan non perde il vizio: ma questa volta a gennaio…
Il Milan riprende, per la terza volta negli ultimi anni, la corsa per arrivare ad Andrea Belotti, attaccante del Torino.
LE DUE VOLTE IN CUI "E' GIA' SUCCESSO" - Tuttosport oggi in edicola ricorda che già due volte il Diavolo ha provato a portare a Milanello l'attaccante: la prima volta risale all'estate 2017 quando il Milan guidato da Fassone e Mirabelli cercava un centravanti e valutò anche il profilo di Belotti, ma la richiesta da 100 milioni di Cairo bloccò l'affare. I rossoneri hanno pensato al Gallo anche loscorsogennaio quando stavano cercando un vice-Ibrahimovic, ma il club granata, in piena zona retrocessione, non aprì alla cessione del suo capitano e così Maldini e Massara andarono sullo svincolato Mandzukic.
NON C'E' DUE SENZA TRE - Ed ora, ancora una volta e per la terza, quando si corre verso fine 2021, il Milan si è rifiondato su Andrea Belotti. Il motivo è semplice e duplice. Innanzitutto il centravanti della Nazionale, capitano del Torino, è in scadenza di contratto a giugno 2022 e stando alle parole del presidente granata Cairo difficilmente troverà un nuovo accordo con il Toro. In secondo luogo, visti i numerosi infortuni di Ibra e Giroud, e qualora dovessero prolungarsi nel corso della stagione, se il Milan vuole lottare per lo scudetto, il nome del Gallo sarebbe il migliore e il più abbordabile in termini di cifre economiche e fattibilità di mercato.
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