Torna la Champions League, tornano le grandi notte europee, tornano le grandi sfide. Letteralmente, visto che questa sera va in scena un match da brividi: al Parco dei Principi, ore 21:00, Psg e Milan si affrontano per la terza giornata del girone F di Uefa Champions League. È, probabilmente, la gara più ostica dell’interno girone ed il Milan ci arriva col paradosso di non poter non vincere. Ma andiamo con ordine. È stato proprio Luis Enrique, allenatore dei parigini, a dare il titolo del girone definendolo “infernale”. E quella di stasera, tra tutte, è certamente la sfida più infernale di un girone “infernale”.
Serve il Diavolo
Ma l’inferno è la casa del Diavolo proprio come la Champions League è la casa del Milan. Dovrebbe bastare questa equazione, che attinge nelle radici storiche del club rossonero, a rassicurare la squadra di Pioli. Ma non è così, chiaramente, perché l’avversario è di quelli proibitivi. Il Milan ha la colpa di arrivare a questa partita con un doppio risultato negativo – doppio pareggio bianco contro Newcastle e Borussia Dortmund – e non può non fare punti se vuole alimentare il sogno qualificazione. Dall’altra parte, dicevamo, ci sono i campioni di Francia. Una squadra che non sa perdere in casa e che arriva alla gara con un umore non troppo dissimile da quello milanista. Lo ha scritto senza troppi giri di parole L’Equipe: il Psg non può permettersi – dopo la pesante debacle incassata dal Newcastle – un altro fracasso.
L’equilibrio dell’inferno
Gara infernale di un girone infernale, allora. E quanto equilibrio tra queste fiamme: due squadre obbligate a vincere. Ma al massimo una, potrà spettare questo onore. Come si dice? “Grande è confusione sotto cielo, situazione è ottima”. Toccherà al Milan, più abituato all’inferno che il Psg, portare questo equilibrio dalla sua parte. Buon calcio, buon inferno!