Stasera va in scena il primo atto di una doppia sfida da brividi. Servirà il Diavolo migliore, quello che storicamente si veste da Champions League, per inanellare punti ed alimentare un sogno qualificazione fin qui messosi in salita. Alle ore 21, al Parco dei Principi, va in scena Psg-Milan: gara valevole per la terza giornata del girone F di Uefa Champions League. La degna gara di un girone che è – come ha detto Luis Enrique – da inferno. Ma nell’inferno è il Diavolo, a stare a suo agio. Quindi vai, Milan. Pioli farà a meno di molti giocatori tra cui, non ultimo, Okafor che non è salito sull’aereo verso Parigi.
Speranza Leao
Si chiama Rafael Leao la speranza rossonera. Inutile dirlo: Stefano Pioli si aggrapperà alle giocate del portoghese per cercare di far male al Paris Saint Germain. Non nel senso che il gioco verrà monopolizzato verso di lui ma nel senso che la luce, il guizzo, il lampo per spezzare l’equilibrio, può arrivare solo dalle sue parti. È l’uomo in più, senza girarci troppo intorno. La sua carica dopo la sconfitta contro la Juventus ha rinvigorito l’ambiente, ora si aspettano solamente i gol. Non segna dalla gara contro il Verona – più di un mese fa – è che bel modo di tornare a timbrare il cartellino, che sarebbe farlo al Parco dei Principi.
Certezza Mbappé
A riprova che, nonostante un sistema di gioco corale, ogni allenatore ha il suo santo a cui appellarsi, ecco Kilyan Mbappé. Il fuoriclasse del Psg. Uno che, invece, ha già dimostrato tutto pur avendo solamente 24 anni. Un Mondiale vinto a 19 anni racchiudo forse tutto. O forse poco. Perché sono pure i numeri a parlare per lui. E anche sotto la nuova egida di Luis Enrique è il francese a trascinare il Psg: 8 reti in 8 presenze in campionato. Milan avvisato, no?