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Altro che Champions, è crisi rossonera: l’analisi post Milan-Lazio

Redazione Il Milanista

L'analisi di Milan-Lazio, sfida valida per l'undicesima giornata di Serie A e conclusasi 1-2 in favore dei biancocelesti.

Milan-Lazio, l'analisi

MILANO -  Milan-Lazio, sfida valida per l'undicesima giornata del campionato di Serie A, si è conclusa 1-2 in favore dei biancocelesti, per effetto delle reti di Immobile e di Correa, inframmezzate dal momentaneo pareggio rossonero di Piatek su deviazione decisiva del laziale Bastos.

BENE PER 60 MINUTI - Eppure, per 60 minuti il Milan ha fatto vedere sprazzi di buon calcio: la formazione milanista ha messo in campo contro i biancocelesti velocità, intensità, convinzione e soprattutto grande coraggio, in quella che sicuramente può essere considerata come la miglior prestazione stagionale. I rossoneri hanno adottato un pressing alto e feroce, che aveva in Bennacer (il migliore in campo) il suo recupera-palloni e il fulcro per impostare le azioni e in Calhanoglu e Paquetà i trequartisti da cui passare per creare pericoli dalle parti di Strakosha.

SOLITI ERRORI - Dopo l'ora di gioco, però, il Milan si è spento, complice una condizione fisica scadente e l'ingresso dello svogliato Rafael Leao al posto di un positivo Paquetà. La Lazio, dunque, ne ha approfittato, dominando il campo con Luis Alberto in sordina e vincendo a San Siro contro il Milan dopo 30 anni grazie alla rete di Correa in contropiede, propiziata dall'errore in fase di posizionamento della difesa rossonera.

ALTRO CHE CHAMPIONS - Alla vigilia Pioli aveva detto di credere ancora alla Champions. Milan-Lazio ha, però, dato il suo responso: i rossoneri hanno buone qualità e buone idee di gioco, ma soffrono troppo dietro e, sopratutto, sono inferiori alle rivali. E poi, numeri alla mano, con sei sconfitte in 11 partite al massimo si può lottare per la salvezza... CLICCA QUI>Intanto, ecco tutte le principali notizie dal mondo Milan in aggiornamento live

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