MILANO – Diciassette anni fa il Milan otteneva una delle vittorie più belle della sua storia, alzando al cielo di Manchester la Champions League dopo aver battuto la Juventus in finale. Uno dei principali protagonisti fu indubbiamente il portiere rossonero Nelson Dida, in grado di parare ben tre calci di rigore. I microfoni di MilanNews.it ne hanno parlato con Villiam Vecchi, preparatore dei portieri di quella grandissima squadra.
LE SUE PAROLE – “Io e Nelson parlammo per circa cinque minuti prima dei rigori. Io espressi il mio punto di vista su come si sarebbe dovuto comportare. Gli dissi di non muoversi troppo in anticipo per poter leggere con più chiarezza la traiettoria dei tiri dei giocatori della Juventus. Poi lui era uno molto freddo e razionale, sapeva ascoltare. Non l’ho mai visto in difficoltà negli istanti che hanno preceduto i rigori”.
ISTINTO – “In quei casi ci si affida all’istinto del portiere. Nelson fu bravo ad intuire le conclusioni di Montero, Zalayeta e Trezeguet: tutti e tre incrociarono il tiro e lui rimase in piedi fino all’ultimo. Infatti, sui tiri in cui ha preso gol, si è messo in leggero anticipo”.
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