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Ricardo Rodriguez si presenta al Torino: “Conosco la storia del club. Giampaolo? Al Milan ha avuto poco tempo”

Notizie Milan: si ferma Rodriguez

Ecco le prime parole di Ricardo Rodriguez

Redazione Il Milanista

MILANO - Ricardo Rodriguez, accompagnato dal direttore tecnico granata Davide Vagnati, si è presentato ai suoi nuovi tifoso con la classica conferenza stampa. Ecco cosa hanno detto:

PAROLA A VAGNATI -  “E’ la mia prima presentazione da uomo mercato del Torino. Sono molto felice che questo primo trasferimento sia Ricardo perchè, per come interpreto il mio ruolo, prima del calciatore – e conoscete le qualità di Ricardo, uno con grande esperienza internazionale nonostante debba ancora compiere 28 anni – conta l’uomo. Voglio prendere giocatori che abbiano consapevolezza e responsabilità. Il calciatore deve avere dei requisiti umani e Ricardo li sposa in pieno. Oltre ovviamente ad avere delle qualità tecniche importanti. Sono contento di averlo messo subito a disposizione del mister. Non voglio dargli troppe responsabilità ma gli ho detto che deve essere di esempio per i compagni. Lui, per fortuna nostra, è un esempio anche durante gli allenamenti”.

PAROLA A RODRIGUEZ - Grazie a voi per essere presenti e grazie al direttore per le parole. Ho scelto il Torino nonostante avessi altre offerte perchè sono coloro che mi hanno cercato di più. E poi mi trovo bene in Italia, vista la mia esperienza al Milan. Sono felice di essere qui e voglio dare il meglio”.

SUL RAPPORTO CON GIAMPAOLO -Conosce le mie qualità, mi ha voluto qui, sono fiducioso perché so quello che vuole da me. Penso di aver già mostrato le mie qualità ma lo voglio fare anche qui. Voglio giocare tanto, fare bene e aiutare anche i più giovani”.

SULL'ESEMPIO CHE PUO' DARE AI PIU' GIOVANI - Ho giocato in diverse squadre, ho vissuto diverse situazioni. Ho imparato che ogni volta che un giocatore necessita di un aiuto devo essere pronto a darglielo”.

CONOSCE LA STORIA DEL TORINO E SE HA VISITATO SUPERGA - Conosco la storia di questo club, ho già visto un po’ di cose ma ancora non tutto. Sicuramente avrò il tempo di andare a Superga. So che è un club molto importante, con una squadra forte, e vogliamo fare bene”.

DOMANDA PER VAGNATI - INVESTITURA DA LEADER PER RICARDO - Non è un’investitura ma un dato di fatto. Ognuno di noi ha un vissuto e le sue esperienze lo portano ad essere un punto di riferimento. Mettendo insieme l’esperienza e la qualità della persona, penso che possa diventare un giocatore di riferimento”.

DOMANDA PER VAGNATI - COME NASCE L'INTERESSAMENTO PER LO SVIZZERO -L’allenatore ha firmato un paio di settimane fa con noi e nel momento in cui abbiamo fatto le prime riunioni antecedenti alla firma abbiamo deciso di puntare su Ricardo, anche perchè aveva una situazione nel Milan abbastanza border-line e potevamo approfittarne. Abbiamo deciso subito di puntare su di lui”.

DOMANDA PER RODRIGUEZ - COSA SI PUO' DIRE DI GIAMPAOLO - A lui piace che le sue squadre propongano calcio e mantengano il possesso palla. Ha grande competenza e ha fatto molto bene alla Sampdoria. Nel Milan ha avuto poco tempo, ma è un allenatore forte”.

COME HA TROVATO LA ROSA DEL TORINO -Sono qui da poco ma il primo impatto è ottimo. Dobbiamo fare ancora le prime partitelle, ma sicuramente le impressioni sulla qualità del gruppo sono buone”.

SUI CALCI PIAZZATI -  “Sì, le ho sempre calciate. Non abbiamo ancora deciso chi le calcia, dipende dal mister. Se me lo chiederà, lo farò con fiducia perché le punizioni le ho sempre tirate”.

DOMANDA PER VAGNATI - IL TORINO CERCA GIOVANI DI TALENTO O GIOCATORI GIA' FATTI -Ci sono tante situazioni nel mercato. E’ evidente che se il Torino decide di fare un investimento lo deve fare per quello che possa essere un patrimonio della società e quindi non dovrebbe essere un’età troppo avanzata”.

PERCHE' LA SUA SQUADRA HA SOFFERTO LA PASSATA STAGIONE - Sono cose che nel calcio succede. Mi era accaduto anche in Germania al Wolfsburg. Si impara dagli errori e si riparte”.

COME STA RICARDO RODRIGUEZ? L'ANNO SCORSO NON ERA TITOLARE - In Olanda al Psv ero titolare, non si fosse fermato il campionato avrei giocato con titolarità. Comunque mi sono sempre allenato bene, non mi sono mai fermato. Ora mi manca ancora un po’ per arrivare alla migliore condizione ma posso dire che sto bene”.

COSA NE PENSA DELLA SQUADRA -  “La squadra è forte. Se rimangono tutti, siamo forti. Ma l’obiettivo sarà pensare ad una partita alla volta, e poi vedere come vanno le cose”.

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