MILANO – Il quotidiano “La Gazzetta dello Sport” ha intervistato Silvano Ramaccioni, storico Team Manager del club rossonero.
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Trentadue anni trascorsi sulla panchina del Milan, Ramaccioni ha vissuto in prima persona tutti i più grandi successi della società meneghina, fino alla parabola discendente iniziata qualche anno fa.
LE SUE PAROLE – “Sono rimasto al Milan con tutti gli allenatori, da Castagner a Brocchi. Poi con Barbara Berlusconi è finito tutto. Ci sono rimasto male. Il ricordo più bello? Dico la Champions del 1994, quel 4-0 al Barcellona. Loro avevano già prenotato la sala per festeggiare, ma noi avevamo una carica in più. Fu il capolavoro di Capello, re della scaramanzia. Un giorno persi la sua penna d’oro con cui aveva scritto le formazioni dei tre campionati vinti. Si arrabbiò moltissimo e guarda caso l’anno dopo non vincemmo più. Il declino degli ultimi anni? Me lo aspettavo e lo temevo. Quando sentii le voci di una cessione della società scrissi a Galliani che era meglio la B con gli italiani che la Champions coi cinesi. Lui mi rispose che il Presidente era stanco”.
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