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LIVE / Milan-Torino, la conferenza di mister Gennaro Gattuso

LIVE / Milan-Torino, la conferenza di mister Gennaro Gattuso

Redazione Il Milanista

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Sulla pressione - L'avremo domani come l'avevamo con Lazio e Parma. Domani giochiamo contro una squadra che ha caratteristiche che possono metterci in difficoltà. Tecnicamente sono temibili. Dobbiamo essere bravi perché noi siamo una squadra che sui piazzati lascia qualcosa, siamo nelle ultime posizioni su questo aspetto. Domani si giocherà su questi aspetti.

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Sul riscatto di Bakayoko - Non sono un contabile, io faccio l'allenatore. La società sa' cosa voglio e cosa mi serve. Per il suo riscatto ci vogliono soldi importanti ma non è un mio problema: io devo preoccuparmi solo di metterlo in campo e farlo esprimere bene.

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Come è cambiato il calcio - Ho letto una cosa: nel 2008-2009 i giocatori che toccavano più palloni era Pirlo; poi Seedorf; Montolivo; Guarente; Melo... Se andiamo a vedere oggi ci sono i difensori in testa alla classifica. Tra qualche anno magari ci saranno i portieri. C'è un cambiamento: si verticalizza di meno e si palleggia di più. Noi siamo stati bravi in questi anni a cambiare il nostro modo di giocare. Prima era impensabile vedere la Nazionale italiana palleggiare così, ora succede. Le differenze sono queste.

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Sulla difesa - Ho tante idee ma vanno messe in pratica. Forse giocheremo a 3. Ho in mente anche Suso mezzala. Ho molte cose in testa ma in questo momento dobbiamo ridurre i problemi e mettere meno giocatori possibili fuori dal loro ruolo. Sono serio sul discorso di Suso, ma bisogna essere bravi.

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Ancora su Paquetà - Parliamone ad inizio gennaio, non ora. 

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Consigli a mister Morace - È lei che deve darmi consigli (Ride, ndr)... No, comunque no. Nessun consiglio.

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Sul superare l'Inter - Io penso alla partita di domani e basta. L'Inter è forte e lo sta dimostrando, per noi è uno stimolo stare attaccati a loro ma non è il nostro obiettivo quello di arrivare sopra l'Inter. Il nostro obiettivo lo conoscete, è la Champions. Firmerei anche ora per l'Inter terza e noi quarti.

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Su Calhanoglu - Può fare molto di più. Se non è stato brillante è colpa mia che l'ho fatto giocare anche quando non stava bene. Però ci ha dato una mano e va ringraziato per questo. Ha balistica, corsa, intelligenza... Può darci molto di più.

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Su Bakayoko - Mi ha sorpreso che ha imparato a stare in campo, prima scopriva sempre. Ora gioca senza rischio e con tecnica. Deve continuare su questi aspetti, poi per altri aspetti come la forza e la fisicità nulla da dire.

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Su Iago Falque - Assomiglia a Suso, anche fisicamente. Ha caratteristiche uniche in velocità: sa fare gol, calciare le punizioni. È completo e quest'anno ha anche una condizione fisica ottima. Può farti male da solo e può mandare in gol i suoi compagni, servirà attenzione.

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Su Ibrahimovic - Vale sempre quello che ho detto le altre volte: chiedete a Leonardo, Maldini e Gazidis. Devo pensare a Borini che ha male alla caviglia e a come far coesistere i miei attaccanti, non ad altro.

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Sugli impegni ravvicinati - Non volevo fare polemiche settimana scorsa, non sono un piagnina. In questo momento penso solo a domani, poi vedremo per la partita di coppa e per Bologna. 

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Su Romagnoli e Musacchio - Hanno cominciato a correre e stanno facendo dei carichi di lavori. Musacchio è un po' più avanti ma siamo sulla buona strada.

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Su Paquetà - Arriverà domani e farà dei test. Dai primi di gennaio sarà a disposizione. Starà un po' con noi a vedere la città, ne parleremo appena sarà ufficiale.

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Su Montella - Nulla da dire. Non mi ha dato fastidio. Gli auguro il meglio e basta, la mia cartuccia già l'ho sparata.

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Su Juve-Inter - È stata una bellissima partita ma è meglio pensare a noi stessi. L'ho vista rilassato ma non ho gufato perché poi ti si ritorce contro.

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Milan da primi posti - Il campo ci dirà se sarà così. In questo momento non abbiamo fatto nulla e dobbiamo continuare così perché già domani non sarà facile. A livello di mentalità e gruppo siamo sulla strada giusta ma dobbiamo ancora crescere tanto. La società vuole fare cose importanti, camminando insieme andremo lontano. Percentuali? Non sono Mannheim, non lo so. 

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Su Higuain - Anche quando tutti pensavano che era arrabbiato ha continuato a sorridere e scherzare nello spogliatoio. Fin quando ci sarò io non ci sarà mai un problema legato ad Higuain. Lui è un grande e deve aiutare la squadra senza la fissazione del gol.

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Ridotto il gap con le prime? Me lo aspettavo sì. Ma quando c'è voglia e sacrificio può succedere di tutto. Quando abbiamo avuto la serie di infortuni ho percepito un'aria diversa, ho visto occhi diversi. La crisi ci ha compattati ancora di più. 

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Sulla differenza con un anno fa - Sembra passato molto di più. Se oggi ci sono dei miglioramenti è perché non abbiamo lasciato nulla al caso ed abbiamo lavorato con la voglia di crescere. Dobbiamo proseguire così, voglio vedere il senso di appartenenza. In questi mesi si è vista in tanti giocatori e voglio continuare a vederla. Lavoriamo con grande serietà, senza lasciare nulla al caso, ho bisogno di vedere questo. 

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Su Higuain e Cutrone - Proveremo a fare di tutti per farli giocare insieme. Non è un problema di quanti attaccanti mettiamo, ma di tenere equilibrio. Possiamo giocare anche con 10 giocatori offensivi, tutto sta nell'equilibrio. 

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Sul Torino - Affronteremo una squadra forte fisicamente e tecnica. Sanno cosa devono fare e sono allenati bene, domani sarà molto impegnativa per noi".

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Su Radice - Viene a mancare una grande persone ad un grande uomo di sport. Un saluto a lui e alla sua famiglia.

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L'inizio della conferenza stampa è atteso per le 14:30