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Fiorentina, Prandelli: “Mi aspetto un Milan arrabbiato. Ibra…”

Prandelli, tecnico della Fiorentina

Le dichiarazioni del tecnico viola.

Redazione Il Milanista

MILANO - Alla vigilia di Fiorentina-Milan, Cesare Prandelli, allenatore della compagine gigliata, ha presentato la sfida in conferenza stampa: "Domani affronteremo una squadra molto forte e motivata, che nel corso dei mesi ha consolidato uno stile di gioco chiaro e un'identità ben precisa. Noi però ci siamo e vogliamo fare bene. Ho grande rispetto per il Milan e per Pioli. Sicuramente i rossoneri saranno arrabbiati per l'eliminazione dall'Europa League, ma noi lo siamo altrettanto per come si sta svolgendo questa stagione e siamo in cerca di punti per raggiungere il prima possibile l'obiettivo. Domani ci sarà da soffrire, ma bisognerà farlo in maniera ordinata, senza perdere l'equilibrio. Dobbiamo dare fastidio al Milan quando abbiamo la palla, cercando di stare in partita sino alla fine".

SU VLAHOVIC - "Con Dusan parlo tutti i giorni. Adesso è un momento molto delicato per lui. Si aspettano da lui qualsiasi giocata, ma deve continuare a giocare con semplicità e concretezza. Ora devi spingerlo fuori dal campo, perché vorrebbe rimanerci per tante ore. Ha l'atteggiamento giusto, è molto determinato. Lo sto trovando sereno e motivato, penso sia una pressione che può riuscire a sopportare".

 Cesare Prandelli, allenatore della Fiorentina

LE CONDIZIONI DELLA SQUADRA - "Stiamo bene, abbiamo lavorato alzando l'intensità degli allenamenti e tutti hanno risposto in modo confortante. Ieri Biraghi ha recuperato, credo possa essere disponibile per giocare domani. Amrabat ha avuto un problema alla schiena, un po' più delicato: dopo l'allenamento di oggi in gruppo, si deciderà".

SU ZLATAN IBRAHIMOVIC - "Parla la sua carriera. E' tornato al Milan con la volontà di sovvertire una determinata situazione e ci è riuscito, con il suo carisma, la sua mentalità e le sue qualità tecniche. Ciò significa essere un vero leader. Non è facile determinare in quel ruolo, ma lui riesce ad essere decisivo anche a trentanove anni. E' un giocatore straordinario".