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Ibra: “Al Milan sto benissimo. Scudetto? Ci dobbiamo credere. Sul futuro…”

Le dichiarazioni del bomber rossonero

Redazione Il Milanista

MILANO - L'assenza di Zlatan Ibrahimovic, infortunato ormai dallo scorso 22 novembre, si sente inevitabilmente, ma il Milan continua a segnare con una regolarità impressionante. Anche ieri sono arrivate tre reti e, nelle sei partite giocate senza lo svedese, la squadra rossonera è andata in gol ben tredici volte. Nel 2021, tuttavia, sarà fondamentale il suo ritorno in campo per continuare a coltivare il sogno Scudetto. Intanto, Ibra ha rilasciato una lunga intervista ai microfoni di '7', settimanale del Corriere della Sera: "Abbiamo chiuso bene il 2020, ma dobbiamo assolutamente cominciare nel migliore dei modi il nuovo anno. Continuiamo a pensare una partita alla volta, come fosse allo stesso tempo la prima e l'ultima della vita. Bisogna sempre avere voglia, fame e passione: in ogni momento, in ogni allenamento e in ogni partita. Solo così arrivano i risultati e le soddisfazioni. Scudetto? Dobbiamo avere il coraggio di sognare. Bisogna crederci".

SUL RITIRO - "Continuerò a giocare finché riuscirò a fare quello che sto facendo adesso, con la stessa passione e la stessa efficacia. ".

SUL COVID - "Quando all’inizio mi è capitato, ero abbastanza tranquillo, quasi incuriosito. Ero a casa ad aspettare cosa sarebbe successo. Poi ho iniziato ad avere mal di testa, non fortissimo ma fastidioso. Ho anche perso un po' il gusto. Stavo lì tutto il tempo, a casa incazzato: non potevo uscire, non mi potevo allenare bene. Stare fermo è terribile. A un certo punto parlavo con la casa e davo i nomi ai muri. Diventa un fatto mentale. Ti fissi e ti immagini tutti i mali addosso, anche quelli che non hai. Una sofferenza per quello che senti e per quello che pensi di sentire".

SUL FUTURO - "Qui al Milan sto benissimo, mi sento a casa. Per il futuro si vedrà. La vita va avanti e non sai mai cosa possa succedere. Non deciderò soltanto io, ma anche la mia famiglia, che per me è più importante di qualunque altra cosa".

SU MILANO - "Qui si vive bene. Dieci anni fa non era così. L'anno scorso, quando sono tornato, la città l'ho ritrovata più gioiosa, vivace e internazionale. La pandemia purtroppo ha bloccato quasi tutto, ma sono sicuro che questa sia soltanto una brutta parentesi che passerà e questa città ripartirà, come ha sempre fatto".  >>> E intanto Elliott vuole sognare in grande, tra Champions e Scudetto: arriva il sì definitivo per tre grandi colpi a gennaio! <<<