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Rinnovo Kessie, l’agente chiarisce: “Serve un colpo di stato”

Franck Kessie

Nelle ultime ore è venuta fuori in maniera abbastanza chiara la posizione di Franck Kessie in merito al suo rinnovo con il Milan.

Redazione Il Milanista

Il calciomercato, si sa, è fatto di priorità, e spesso queste portano a delle scelte tanto difficili quanto importanti da fare. La priorità della dirigenza del Milan, al momento, ha un nome e un cognome: Franck Yannick Kessie. Il centrocampista ivoriano, che senza alcun tipo di dubbio è stato il miglior calciatore dei rossoneri nella stagione da poco conclusa, ha il contratto in scadenza nel giugno 2022. 

Il Milan non ha nessuna intenzione di ripetere quando accaduto con Gigio Donnarumma prima e con Hakan Calhanoglu poi. Non sarà più ammissibile perdere a parametro zero un capitale così importante, e per questo motivo urge trovare al più presto una soluzione. Le trattative per il rinnovo sono al momento in standby, c'è distanza tra la richiesta del giocatore e la proposta della società. Le parti si riaggiorneranno nelle prossime settimana, con l'obiettivo chiaro di trovare una soluzione nel più breve tempo possibile.

 Franck Kessie

Parla l'agente

Nel frattempo sulla delicatissima questione è intervenuto l'agente di Kessie, George Atangana. Come riportato da La Gazzetta dello Sport, il procuratore ha rilasciato queste dichiarazioni in merito al possibile addio del suo assistito: "Solo un colpo di Stato può mandar via il Presidente dal Milan…". Dichiarazioni molto forti, che fanno emergere in maniera chiara e netta la volontà del centrocampista ex Atalanta di proseguire la sua avventura con la maglia rossonera. La dirigenza del Milan, al momento, ha fatto al giocatore una proposta da circa 4 milioni a stagione. Dal canto suo, Kessie ha respinto l'offerta, chiede un contratto da 6 milioni, molto più ricco quindi di quanto offerto dalla società.

Il messaggio lanciato dall'ivoriano è abbastanza chiaro, vuole un ruolo di primaria importanza e soprattutto vuole che il suo valore gli venga riconosciuto anche in termini economici. Il Milan non ha nessuna intenzione di perdere il suo Presidente, ma deve fare comunque in fretta per non avere problemi.