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ESCLUSIVA – Bisantis: “Milan, con lo Spezia passo falso che può costare caro”

Redazione Il Milanista

Per la rubrica AscolteRai, ilMilanista.it ha intervistato il radiocronista Giuseppe Bisantis.

Di Simone De Bari

MILANO - Sabato sera il Milan è uscito sconfitto dalla sfida contro lo Spezia nel ventiduesimo turno di campionato.  In seguito al 2-0 rimediato allo stadio Alberto Picco e al successo ottenuto dall'Inter a San Siro sulla Lazio, la squadra rossonera ha perso la vetta della classifica. I microfoni della nostra redazione hanno contattato in esclusiva, per la rubrica AscolteRai, Giuseppe Bisantis, radiocronista di Rai Radio 1 Sport.

Come si può spiegare questa battuta d'arresto da parte della compagine meneghina?

"E' stato sicuramente un risultato inaspettato. Il Milan stava attraversando un buon momento e non perdeva una partita in trasferta addirittura dal dicembre 2019, a Bergamo contro l'Atalanta. Inoltre lo Spezia, pur avendo sempre giocato bene, stava facendo meglio fuori casa piuttosto che al Picco. Avevo seguito la squadra di Italiano nella precedente partita in casa, contro l'Udinese, in cui aveva perso meritatamente. Tuttavia lo Spezia ha fatto la partita della vita, ha aggredito subito l'avversario imponendo il proprio ritmo alla gara. Anche se Pioli non lo ammetterà mai, qualcosa Romagnoli si è fatto sfuggire. C'è stato, da parte del Milan, un approccio sbagliato. La vittoria dello Spezia, come ha riconosciuto lo stesso Pioli, è stata ampiamente meritata e il punteggio poteva anche essere più pesante".

Il derby in programma domenica prossima può aver indotto a sottovalutare la gara con lo Spezia?

"Adesso si fanno tante congetture, penso anche a quell'ammonizione presa da Calabria contro il Crotone, con tanto di sorrisino, come a dire: Salto lo Spezia così per il derby sono tranquillo. Io però mi rifiuto di credere che dei professionisti possano fare questi ragionamenti. Le partite le devi sempre giocare, non sono mai facili. Se davvero il Milan ha preso sottogamba la sfida con lo Spezia, pensando già al derby, si è trattato di un errore clamoroso. Tre punti con lo Spezia sono uguali a tre punti con l'Inter. E' sicuramente un passo falso che potrebbe costare caro per il prosieguo del campionato anche perché, alla luce della vittoria della squadra di Conte, per la prima volta i rossoneri non guardano più tutti dall'alto verso il basso. E' chiaro nel derby servirà un altro approccio rispetto a quello di sabato".

Ritiene che l'Inter sia favorita nella corsa per lo Scudetto?

"E' ancora presto per dirlo, però ci sono tanti fattori che in questo momento indicano l'Inter come la candidata principale. La Juventus continua a perdere colpi, nonostante sulla carta sia la squadra più attrezzata per vincere il campionato. A Napoli è arrivata un'altra sconfitta pesante e adesso ha un ritardo dal primo posto difficile da colmare. Inoltre, la Juve ha anche la Champions League a cui pensare e sappiamo che per i bianconeri è un grandissimo obiettivo. Penso quindi che la squadra di Pirlo si sia un po' tirata fuori dalla corsa Scudetto. L'Inter non ha l'impegno delle coppe, anche se non è una cosa di cui vantarsi, poiché per l'Inter è una sconfitta restare fuori dall'Europa, ma questo potrebbe comportare dei benefici per quanto riguarda la gestione delle energie. Ieri, battendo la Lazio, i giocatori di Conte hanno fatto un passo veramente importante, vincendo nettamente. Questa vittoria potrebbe dare ulteriore fiducia alla squadra".

Giovedì torna l'Europa League, con la trasferta a Belgrado. Che partita si aspetta?

"Quando penso a questa sfida non può non venirmi in mente quel confronto che poi portò una Coppa dei Campioni al Milan, con Sacchi in panchina. Il Marakàna di Belgrado è uno stadio che dà qualcosa in più alla Stella Rossa, ma senza pubblico o comunque con pubblico ridotto non è la stessa cosa. Stella Rossa-Milan mi fa pensare a delle partite epiche, ma purtroppo con questa situazione causata dal Covid sarà una partita un po' meno accattivante. Tuttavia la Stella Rossa è la squadra che sta dominando il campionato serbo, ha un allenatore giovane che ci conosce a memoria, come Dejan Stankovic. Poi c'è Falcinelli nel ruolo di prima punta; anche lui conosce bene il nostro calcio. Dal punto di vista degli organici non c'è partita, il Milan è nettamente più forte. Ciononostante, alla luce dell'attuale situazione e considerando che il Milan tre giorni dopo avrà il derby, con pochissimo tempo per recuperare energie, quella di giovedì la considero una gara insidiosa per i rossoneri".