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Compagnoni: “Giroud ti sposta gli equilibri, colpo importante del Milan”

Olivier Giroud, attaccante in forza la Chelsea

In dirittura d'arrivo la trattativa che porterà a Milano Oliver Giroud, centravanti del Chelsea e campione del mondo con la Francia nel 2018.

Redazione Il Milanista

È ormai in dirittura d'arrivo la trattativa che porterà Oliver Giroud a vestire la maglia del Milan. Un lungo tira e molla tra il Chelsea e la dirigenza rossonera, con Maldini e colleghi che alla fine hanno dovuto assecondare le richieste del Blues pur di portare il centravanti francese alla corte di Stefano Pioli. Al Chelsea andranno 2 milioni di euro, uno di parte fissa e uno di bonus legati alle presenze del calciatore e alla qualificazione in Champions League del Milan.

Come riportato da Tuttomercatoweb Giroud dovrebbe arrivare in Italia già domenica sera, per poi svolgere nella giornata di lunedì le visite mediche con il suo nuovo club. Il bomber firmerà un biennale da 3,5 milioni a stagione con il Diavolo, e sarà il centravanti che Pioli ha cercato con insistenza negli ultimi mesi. Un acquisto voluto fortemente dal Milan, che crede nelle qualità di Giroud nonostante non sia più giovanissimo.

 Olivier Giroud in goal con la Francia

"Sposta gli equilibri"

L'arrivo in rosa di Giroud sarà molto importante anche per le rotazioni in attacco, date le condizioni non sempre ottimali di Zlatan Ibrahimovic e gli esperimenti falliti di Rafael Leao e Ante Rebic come prima punta. Della posizione centrale che dovrebbe avere Oliver Giroud all'interno della rosa rossonera ha parlato Maurizio Compagnoni, giornalista di Sky Sport.

Il noto telecronista ha speso parole importanti per questo colpo del Milan, sottolineando la bontà dell'operazione: "Giroud con Ibra potrà giocare in corso di partita, e anche in alcune situazioni d’emergenza quando il Milan avrà bisogno di segnare. Il Milan ha fortemente bisogno di un giocatore come Giroud. Ibrahimovic ha dimostrato di poter essere ancora protagonista, ma quante partite potrà giocare? Avere uno come Giroud è fondamentale, ti sposta molto gli equilibri. L’anno scorso Rebic e Leao non sapevano neanche da dove si comincia a far la punta, al di là del valore individuale".