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Trequartista o non trequartista, questo è il dilemma: cambio di strategia?

Redazione Il Milanista

Un analisi tattica del Milan di Pioli, fra campo e il mercato che, ancora per qualche giorno, incombe.

Il Milan continua a lavorare a Milanello per preparare al meglio la prossima e impegnativa stagione. I rossoneri dovranno affrontare, dopo circa 8 anni, la Champions League. Pioli conosce l'importanza di disporre di alternative sia dal punto di vista dei singoli che del collettivo: in questo senso, quindi, oltre alle rotazioni dei singoli calciatori rossoneri, il tecnico emiliano studia un modulo sostitutivo del 4-2-3-1. In questo senso l'occasione potrebbe essere offerta dal dualismo fra Ibrahimovic e Giroud, con i quali il 4-4-2 potrebbe suonare come modulo ideale.

GIROUD METTE PIOLI SUBITO IN DIFFICOLTA' - A dare credito a questa possibilità c'è stato sicuramente il grande impatto di Giroud nel precampionato. 3 gol in 2 partite giocate hanno portato il tecnico emiliano a studiare un modulo che possa permettere la coesistenza di due punte. Al di là comunque di valutazioni tecnico-tattiche è giusto premettere che il modulo con il trequartista è la priorità per il Milan e per Pioli. Già lo scorso anno, tra l'altro, il decentramento di Calhanoglu sulla sinistra rendeva lo schieramento molto simile a un 4-4-2 con Saelemakers da una parte e il turco dall’altra.

TREQUARTISTA O NON TREQUARTISTA - Se dunque è vero che al Milan serva un giocatore che possa anche portare entusiasmo alla piazza, un ultimo squillo di mercato per provare a chiudere nuovamente tra le prime quattro posizioni, è vero anche che, le difficoltà nel trovarlo potrebbero portare Maldini, d’accordo con Pioli, a ritenere quasi superflua la ricerca di questo trequartista. E che alla fine la soluzione interna del cambio di modulo potrebbe essere davvero la soluzione in grado di mettere d’accordo tutti.