
In esclusiva a La Gazzetta dello Sport ha parlato l'ex promessa rossonera Hachim Mastour che ha detto: "Io sento di valere una realtà che crede in me, un allenatore che veda il mio potenziale e lo esalti. Mi basta questo”.
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In esclusiva a La Gazzetta dello Sport ha parlato l'ex promessa rossonera Hachim Mastour che ha detto: "Io sento di valere una realtà che crede in me, un allenatore che veda il mio potenziale e lo esalti. Mi basta questo”.
“Se avevo paura? Al tempo no, zero paura. Mi allenavo con Kakà, Robinho, Mexes, De Jong. Ho vissuto anche Allegri e Ibrahimovic ma io venivo dal settore giovanile, avevo un mio stile di gioco e lo portavo anche in prima squadra. Dribblare con un tunnel o un sombrero poteva dare fastidio, ma non capivo che sarebbe stato meglio non farlo”.
“Gattuso mi capiva, voleva da me il meglio, ha cercato di farmi giocare ma non è andata bene. Io ero anche penalizzato perché avevo Mino Raiola come agente e la dirigenza di quel Milan aveva problemi con lui. Mi è stato chiesto di cambiare procuratore, così avrei rinnovato più facilmente, ma non mi andava di lasciarlo. In questo mondo, a volte è complicato".
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