Pierre Kalulu ha rilasciato un’intervista alla rivista 11, nella quale ha parlato del Milan dal suo arrivo ad oggi. Sull’arrivo in rossonero: “Quando sono arrivato al Milan non solo non avevo mai giocato come professionista ma non giocavo a calcio da tanto tempo in assoluto perché c’è stata la pandemia. Non scendevo in campo da marzo. Non ho pensato alla pressione o al fatto di essere stato pagato poco. Ho solo detto: finalmente posso tornare a giocare a calcio!”.
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Kalulu: “Qui sono cresciuto in tutto. Prima di Sassuolo-Milan…”
Su cosa è cresciuto: “In tutto. Sono più forte, più veloce, più libero di testa, le cose mi vengono più naturali. In cosa posso crescere ancora?In tutto! (ride, ndr). Posso essere ancora più deciso, soprattutto nei duelli aerei, e posso sempre leggere meglio le partite. Questo fa la differenza ad alto livello”.
Sul ruolo: “Per essere perfetto devi saper giocare ovunque, ti aiuta tantissimo: se vuoi essere titolare in un grande club devi poter aiutare la squadra dove ne ha bisogno”.
Su Sassuolo-Milan: “A essere sincero non avevamo paura prima di Sassuolo-Milan. C’era un po’ quell’adrenalina di sempre, quella che hai prima di ogni partita, ma sapevamo di aver lavorato bene durante la settimana e durante tutta la stagione ed eravamo tranquilli. Non c’era più tensione del solito”.
Sulla difesa a tre: “Ti aiuta sicuramente a stare più coperto, a difendere meglio”.
Su Maldini: “Mi ha aiutato di più a capire quanto conta il calcio in Italia”. Nel frattempo, parlando del mercato del Milan, grandissima attenzione. Moncada non si ferma: se salta Taremi, al suo posto arriva… <<<
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