Tra i giocatori che hanno lasciato il Milan nel corso dell’estate c’è Charles De Ketelaere, pronto a rinascere a Bergamo. Il trequartista classe 2001 ha rilasciato delle dichiarazioni ai microfoni della Gazzetta dello Sport dal ritiro della nazionale belga. Sulla stagione deludente al Milan: “Quando arrivi in un posto nuovo c’è molto da fare. Adattarti al paese, al sistema di gioco, alla lingua. Ma naturalmente, se al Milan non ha funzionato, è stata anche in parte colpa mia. Non è stata la stagione che mi aspettavo, ma non me ne pento“.
La pressione non ha aiutato: “Non sempre ho raggiunto un alto livello, e entrare a partita in corso come spesso mi è successo non ha aiutato. Non sono un tipo esplosivo, mi sento meglio quando sono in campo per un periodo di tempo più lungo e posso entrare davvero nel flusso di una gara. Le critiche hanno fatto il resto: non leggo sempre i giornali, cerco di isolarmi. Ma comunque le senti e non resti indifferente. Non aver mai segnato è stato un problema: la gente chiede gol e assist, non guarda soltanto alla prestazione. Al Milan ho imparato molto, tatticamente ho maggiore esperienza. In assoluto so di essere diventato un giocatore migliore“.
Sul mercato: “Se il Milan mi ha suggerito di andarmene? In parte sì. Ma anche io sapevo che avrei avuto poco spazio. Non è che non volessi andare al PSV Eindhoven o in altre squadre, semplicemente volevo l’Atalanta. Qui sto giocando più alto, più vicino alla porta: in questo modo posso diventare di nuovo la migliore versione di me stesso. L’anno scorso invece ero un centrocampista offensivo“.