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Milan, Sonck: “Ibrahimovic forte fin da giovane. Fa sembrare tutto facile”

Wesley Sonck

L’ex compagno di squadra di Ibrahimovic, Wesley Sonck, ha parlato del suo amico, della strepitosa carriera e degli esordi.

Redazione Il Milanista

Wesley Sonck, ex compagno di Zlatan Ibrahimovic all'Ajax, ha rilasciato un’intervista a PianetaMilan.it. Il belga ha parlato della sua amicizia con il numero 11 rossonero e delle sue qualità mostrate fin da giovane. Queste le sue dichiarazioni: “Se è il giocatore più forte con il quale ho giocato? Ho anche giocato con Eden Hazard, Kompany e questo tipo di giocatori. Zlatan era giovanissimo allora ma era eccezionalmente forte. Ho anche giocato con Maxwell che per me rimane uno dei più forti compagni di squadra. Il brasiliano era molto, molto bravo".

Sulla sua crescita e carriera: “Zlatan non è mai stato un pony da esibizione. E io sapevo già che sarebbe diventato un attaccante di classe mondiale. Lo notai dopo il primo allenamento insieme (nell’estate 2003). Io ho sempre detto che Zlatan è alto 1,96 ma gioca come uno di 1, 75. Tecnicamente aveva un’altra marcia. Era veloce e per un giocatore così alto aveva un’agilità fantastica quando si muoveva. Era bello da vedere".

Sulla loro amicizia: “Certo che eravamo amici! Noi avevamo una squadra fantastica il primo anno (2003/2004). Oltre a Zlatan poi c’era anche Wesley Sneijder, che aveva un gran tiro e visione di gioco in campo. E adoravo anche Nigel De Jong, che era un numero 6 e un amico. C’erano ragazzi fantastici in quell’Ajax. Non solo in campo ma anche nella vita privata. Eravamo giovani e ci frequentavamo".

Sulla stagione attuale di Ibrahimovic:  “Ho guardato la partita con la Roma dove mi ha colpito, e non solo per il gol su punizione. Il modo in cui gioca è impressionante, fa sembrare tutto facile. A quarant’anni le sue doti fisiche sono incredibili".

Sul Pallone d’Oro mai vinto: “Qui c’è un problema: ci sono anche altri giocatori forti, eh! Ma Zlatan rimane senza dubbio uno dei più forti compagni di squadra e avversari della mia carriera".

Conclude parlando di un altro rossonero, Saelemaekers: Non conosco Alexis come persona perché non l’ho mai allenato nelle giovanili del Belgio. L’ho visto giocare nell’Anderlecht e Milan. E’ migliorato ed è un buon giocatore. Sennò mica giocherebbe nel Milan".