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Gimenez: “Sono molto credente, chiedo a Dio di accendermi lo spirito”

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Il centravanti del Milan è il protagonista della copertina di Sports Illustrated Mexico di maggio. Le parole sul rapporto con Dio e la Fede
Lorenzo Focolari Redattore 

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Santiago Gimenez è il protagonista della copertina dell'edizione di Sports Illustrated Mexico del mese di maggio 2025. L'attaccante del Milanha rilasciato un'intervista al giornalista Tlatoani Carrera, toccando diversi argomenti, tra cui Ibrahimovic, suo idolo da bambino, e il rapporto speciale con Dio e la Fede. Ecco le sue parole.

Su Ibrahimovic: "Mi piace molto la sua personalità, la certezza che ha quando parla di se stesso, quando parla di ciò che succederà. Lui non ha paura di ciò che dicono gli altri, dice solo quello che sente e, cosa più importante: ciò che dice, lo fa".

Il suo incontro con la Fede e con Dio: "Sono molto credente. Cerco di riferirmi sempre alla Bibbia. Qui ho una croce e sulla schiena ho 'accendi lo spirito'. Questo versetto parla, appunto, di quello spirito che Dio mi ha dato, che non è per i codardi, no? E' per essere coraggioso. Il mio primo nutrimento è il nutrimento spirituale, il più importante. Questa è la chiave di tutto. Tutte le mattine al risveglio, mi inginocchio sul letto e prego. A volte 10 minuti, a volte 2, a volte 20".

Come è cominciato questo rapporto: "Non ho mai avuto un rapporto con Dio, non ho mai avuto una religione, fino a che è successo qualcosa per cui mi dissero che c'era la possibilità che non avrei più giocato a calcio. Ho parlato con mio padre e ho detto: 'Perché proprio a me?' E lui mi disse: 'Io non ho la risposta, ma c'è solo uno che ce l'ha ed è Dio'. A quel punto mi disse: 'Abbi fede'. Questo mi è rimasto dentro e quella stessa notte andai a fare il bagno, spensi le luci e mi sedetti nella vasca e fu lì che sentii la connessione con Dio. È stato un momento difficile. Ho pregato per mezz'ora. Avevo gli occhi chiusi e vedo come se una torcia mi puntasse addosso. Apro gli occhi perché mi sono spaventato e non c'era nulla. E lì ho capito che Lui era con me. Credo che il suo messaggio fosse: 'Io ho bisogno di te qui nel calcio'".

Il rapporto con Dio continua: "Io gli chiedo solo che mi accenda lo spirito. E' proprio che mi lasci essere quel lottatore che ero, che mi lasci essere quel bambino che si divertiva da prima. Semplicemente, è la passione che ho per il calcio, che me la risvegli, perché quando si fanno le cose con passione, queste riescono bene". Intanto il Milan vuole comprare un fenomeno: 45 milioni per...