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Ibra un esempio per tutti: allenamento alle 7:45 e mentalità da campione

Zlatan Ibrahimovic

Lo svedese può essere l'arma in più del Milan in questo finale di stagione. In campo e fuori tanto passa dalla mentalità dell'11 rossonero.

Redazione Il Milanista

A dare l'esempio ci pensa Zlatan Ibrahimovic. Ieri mattina lo svedese si è presentato davanti i cancelli di Milanello alle 7:45, pronto per l'allenamento. Ha svolto una tabella personalizzata di cure e terapie nella rifinitura del match contro il Bologna, testimonianza che Ibra è pronto a lasciare il segno.

Le condizioni del suo fisico saranno la chiave della decisione a fine stagione sul suo futuro. Molto passa anche dall'eliminazione della sua Svezia ai Mondiali del 2022 che potrebbe scaricarlo di qualche motivazione e portarlo ad accettare l'idea del ritiro. Per adesso, però, le motivazioni non mancano e Ibra sa che tanto passa dal suo comportamento. In campo si vedrà meno ma fuori fa tutta la differenza del mondo. È un esempio che trascina tutti nella volata scudetto. Non è un caso che nella notte tra sabato e domenica alcuni giocatori abbiano dormito a Milanello per evitare ritardi all'allenamento del giorno dopo.

Il Milan è pronto e deve rispondere alla tanto discussa vittoria dei nerazzurri e alla convincente prova del Napoli di Spalletti a Bergamo. D'ora in poi saranno tutte finali e il Diavolo deve dettare il passo se vuole ambire al titolo, le altre ieri hanno risposto presente. I rossoneri, dal canto loro, possono contare su un campione di 40 anni che ha sempre fatto della mentalità e della motivazione un suo punto di forza. E oggi continua ad esserlo. Il percorso di crescita dei rossoneri nel lavoro di Pioli sul campo e della dirigenza fuori, è coinciso con il ritorno dello svedese.

Quando Ibra è tornato si è rimesso in gioco dopo l'esperienza losangelina ai LA Galaxy - quando in molti pensavano che per Zlatan si stesse assistendo al finale della sua carriera in MLS - e ha rimesso in gioco le speranze dei rossoneri. Si era presentato dicendo di voler riportare il Milan dove merita, vedere i rossoneri in difficoltà è stata la sua motivazione aggiuntiva nel fare ritorno a Milanello, e questo conta più di ogni trofeo vinto in carriera. Ibra c'è per il finale di stagione rossonero e vuole lasciare il segno, in campo e fuori, perché i campioni sono così.