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Dicono di M…ilan – Le parole del 20 aprile

 Il pallone dell'Europa League

Ecco le parole della giornata

Redazione Il Milanista

MILANO - Dicono di M...ilan, la rubrica che raccoglie le parole della giornata sull'universo rossonero

Dicono di M...ilan - Le parole della giornata

GIANCARLO PADOVAN A SKY SPORT - "È una grande opportunità per il calcio italiano a prescindere da cosa si dice sulla Super League. Chi l'ha organizzata non si è dimenticata del calcio femminile, lo valorizzano sin dal primo giorno e nel caso l'idea vada in porto sarebbe straordinario, ovviamente se non andrà in conflitto con il campionato italiano. Prendiamo per positiva la presa di posizione della Super League che non pensa solo ad una élite maschile, ma anche ad una élite femminile nella quale ci sarebbero anche tre squadre italiane. È come se si dicesse alla UEFA: 'Non abbiamo valori minoritari o meno importanti rispetto a voi, abbiamo anche noi lo stesso rispetto del calcio femminile'. Forse anche di più".

PAOLO CONDO' A SKY SPORT - "Il campionato italiano deve passare da 20, ad almeno 18 squadre, 16 sarebbe ottimo, ma almeno a 18 per aumentare il livello tecnico del torneo nazionale e per liberare alcune date per far disputare le gare europee. Un tema che non è stato trattato nelle ultime frenetiche 24 ore. Poi c’è da cambiare la governance della Lega e prendere la decisione con la maggioranza semplice, ovvero 11 voti. Fin quando la maggioranza dovrà essere a 14 non si tornerà mai a 18 squadre. Super League? Sono d’accordo con Sandro Piccinini, vedere tutte le settimane un Bayern Monaco-PSG potrebbe risultare un po' noioso”.

ANGELO CASCELA (AVVOCATO DI DIRITTO SPORTIVO) A SKY SPORT -Tutte le valutazioni sono possibili. Distinguerei tra legittimità e convenienza. Queste società hanno adottato questa iniziativa nell’ambito di una valutazione di quelle che possono essere le loro possibilità, sono soggetti di diritto privato che hanno intrapreso legittimamente questo piano. Dal punto di vista dell’UEFA, sicuramente le società hanno sottoscritto determinate regole in base al quale si impegnavano a eseguire determinate cose. L’UEFA è un’associazione: al di là delle problematiche regolamentari, c’è da verificare se ci siano violazioni del diritto comunitario. Da questo punto di vista, penso che una Superlega che sia aperta e non del tutto chiusa, che assicuri il rispetto della concorrenza e del libero mercato, sia corretta. Che poi la UEFA intraprenda un’azione io lo ritengo possibile, ma non sarebbe poi tanto conveniente. Inciderebbe su una serie di diritti e penso alla Champions League attuale: non credo ci siano state violazioni. Quanto all’aspetto della convenienza, quale sarebbe nel sanzionare una squadra o dei soggetti estranei come i calciatori, andando a depauperare il valore della competizione? I diritti tv per gli europei sono stati venduti, ci sono contratti: squalificare decine di calciatori sarebbe un autogol completo”.

 Il logo della UEFA

LUCA SERAFINI A MILANTV - "Faccio solo un appello a tutti i tifosi del Milan e di altre squadre. Prima di prendere una posizione drastica studiate la cosa. Quando mi hanno detto che San Siro si doveva abbattere sono insorto, poi mi hanno fatto vedere il piano, era matematicamente impossibile ristrutturarlo. Bisogna prendere atto delle cose, bisogna studiarle e avremo tempo di discuterne. Non bisogna bocciare a prescindere. Bisogna capire perché questi club hanno preso questa decisione".

THEO HERNANDEZ SU TWITTER - "E' ora di concentrarsi sulla prossima sfida". Il post completo:

MASSIMO MAURO A TIKI TAKA - "Penso che il calcio italiano si debba vergognare. Abbiamo detto tante cose contro la Superlega, ma sono 20 anni che bisognerebbe attuare una riforma dei campionati e sono 20 anni che le grandi squadre sopportano i costi di tutto il calcio. Ciò accade non solo perché con i diritti televisivi e quindi con il campionato di Serie A si finanzia tutto lo sport italiano... Lo sport italiano dalla Serie B in giù non andrebbe solo riformato. Quando gestisci Juve, Inter e Milan e per 15 anni ti prendono in giro. Tutti i dirigenti si candidano con la riforma dei campionati e poi nessuno l'ha mai fatta. Allora uno si rompe anche le palle".

RENZO ULIVIERI A UN GIORNO DA PECORA - "La Superlega è una porcheria nei confronti del sistema calcio, anche ai livelli inferiori. È stata pensata per risolvere i problemi economici delle squadre che hanno sbagliato tutto nella gestione delle società. Si tratta di una porcheria dal punto di vista sportivo che alla lunga si rivelerà un grave errore anche da quello economico. Questo è un duro colpo ai campionati nazionali. La Juve ha vinto molti campionati perché si è organizzata meglio, perché ha speso più soldi ma anche perché ha fatto molti debiti. Negli ultimi tre anni hanno fatto errori gravissimi indebitando la società. Esclusione di Juve, Inter e Milan dalla Serie A? Credo verrà fatta, forse non da questa stagione. Non possono continuare a stare nella Serie A andando nella Superlega".

GABRIELE GRAVINA A SKY SPORT - "Dobbiamo ripartire un po' di responsabilità. Per quanto mi riguarda farò di tutto per far passare una linea di innovazione sia sotto la linea delle riforme che sotto il profilo del controllo dei costi. Non è pensabile che si possa far passare come innovativo un progetto che ha solo apparentemente l'obiettivo di ottenere maggiori ricavi. Al di là di quelli che possono essere il PIL o il posizionamento sul mercato di un determinato prodotto a fronte di risorse, se non c'è controllo dei costi non c'è maggiore ricavo che possa giustificare un progetto di questo tipo.  Il nostro compito non è quello di difendere gli Scudetti (di Juventus, Inter e Milan, ndr), ma di difendere i valori dello sport e di rispettare il radicamento sul territorio nazionale del valore della competizione sportiva. Non ci possiamo permettere di offuscare tanti sacrifici di una dfiliera straordinaria che comincia dai dilettanti. Il calcio appartiene alla gente, ai tifosi, ai volontari che, giorno dopo giorno, fanno sacrifici per mantenere in piedi questo straordinario mondo. Riconosco, comunque, le capacità imprenditoriali agli importanti club che sono una vetrina altamente significativa per il nostro calcio".

AMAZON SU TWITTER - "Amazon Prime Video capisce e condivide le preoccupazioni dei tifosi riguardo la Super League. Noi crediamo che parte della bellezza del calcio europeo arrivi dall’abilità di ogni club di arrivare al successo con le loro performance sul campo. Non siamo stati chiamati in causa in nessuna discussione per la proposta di questa Super League. Siamo orgogliosi di offrire ai nostri membri “Prime” il calcio a cui sono più affezionati e di presentarglielo nelle modalità più innovative, incluso il calcio della UEFA Champions League in Germania e Italia e quello della Premier League nel Regno Unito". Il post completo:

COMUNICATO UEFA CONTRO LA SUPERLEAGUE -“Le 55 federazioni membri e partecipanti al Congresso UEFA condannano la dichiarazione di una cosiddetta Super League. Il Congresso UEFA è fermamente convinto che la Super League chiusa vada contro il concetto stesso di ciò che deve essere europeo: unito, aperto, solidale e basato sui valori sportivi. La UEFA e le sue federazioni affiliate credono in un modello veramente europeo fondato su competizioni aperte, solidarietà e ridistribuzione per garantire la sostenibilità e lo sviluppo del gioco a beneficio di tutti e la promozione dei valori europei e dei risultati sociali. I club cospiratori non sono ovviamente riusciti a capire che il loro status oggi non è stato raggiunto da soli, ma piuttosto facendo parte di un sistema europeo dinamico in cui i club grandi, medi e piccoli hanno tutti contribuito ai successi e alle sconfitte di tutti. È un affronto ai valori europei e al merito sportivo per loro presumere di avere il diritto di separarsi e rivendicare l'eredità che tutti hanno costruito. La UEFA, le sue federazioni affiliate e tutti coloro che amano il calcio sono saldi e resisteranno e combatteranno con forza contro questa mossa dei proprietari di questi club e dei loro sostenitori nella massima misura possibile. Sappiamo moralmente qual è la posta in gioco e proteggeremo il calcio da un clan egoista a cui non importa nulla del gioco. Siamo il calcio europeo. Loro no

PEP GUARDIOLA IN CONFERENZA STAMPA -È un embrione che non sta ancora respirando, questa è la realtà dei fatti a oggi. Giocheremo in Champions League la prossima realtà e proveremo ad andare in finale, poi l’anno prossimo giocheremo nelle competizioni europee perché lo meritiamo e ce lo siamo conquistato sul campo. I calciatori ora devono pensare all’Aston Villa. Come dicono tutti gli allenatori, noi facciamo il nostro lavoro. Le persone che ne hanno il dovere devono fare chiarezza, ne hanno l’obbligo e il dovere il prima possibile, per chiarire le decisioni che hanno preso. Perché l’Ajax ha vinto quattro o cinque Champions e non ci sarà? Devono spiegarlo. Ogni club difende la sua posizione. Non si tratta di cinismo, ognuno pensa ai suoi interessi. Lo fa la Premier e lo fa la UEFA. Anche l’UEFA ha sbagliato, devono comunicare meglio e prima. Devono chiarire e dare tutte le informazioni che servono. Oggi come oggi, io non ho tutte le informazioni. Sono argomenti di cui deve parlare il presidente. Posso darvi la mia opinione su quello che so, anche se vorrei che la dirigenza spiegasse le sue ragioni. Supporto il mio club, conosco le persone e faccio parte della società ma ho anche una mia opinione. Tutti noi allenatori delle top Six siamo in una posizione scomoda. Abbiamo letto il comunicato ma nessuno parla chiaramente. Per me posso dire che non è sport se non c’è relazione tra gli sforzi fatti e i successi”.

ROBERTO MANCINI A LA GAZZETTA DELLO SPORT - "Per il ruolo che ricopro, non posso dare un consiglio a Donnarumma. So solo che il Milan è un grande club, sta lavorando bene e crescerà ancora. A Gigio auguro serenità".

ARRIGO SACCHI A LA GAZZETTA DELLO SPORT - "La visione elitaria è un concetto diametralmente opposto a quello dello sport, che è inclusivo e non esclusivo. È evidente quindi che la Superlega vada contro lo sport e contro il calcio. Può diventare un circo. Non mi piace perché il calcio è così bello per la sua universalità, è popolare perché tutti lo possono praticare, anche con spese minime rispetto ad altri sport. Il calcio fa parte dell3a razza umana: possono giocare alti e bassi; ragazzi dal fisico imponente e mingherlini. Difficile trovare un altro sport così universale. Però il calcio ha tre grandi avversari: il divismo, il business e i bilanci in rosso. Mi auguro che il progetto della Superlega venga accantonato e spero che si apra una discussione generale sulla situazione del calcio. Se riesco a immaginare Serie A senza Juve, Milan e Inter? No. Ma non riesco a immaginare nemmeno una Superlega con una dozzina dei club più ricchi del mondo".

DAVID BECKHAM SU INSTAGRAM -Sono una persona che ama il calcio, l'ho amato fin da bambino da titolo e lo amo ancora oggi. Prima come giocatore e adesso come proprietario di un club so che il calcio è nulla senza tifosi. Per questo motivo, abbiamo bisogno che il calcio sia di tutti e abbiamo bisogno di competizioni basate sul merito”. Il post completo:

MARCO FASSONE A RADIO KISS KISS - "La tempistica dell'annuncio della Superlega mi ha sorpreso. I 12 club hanno voluto accelerare un discorso che era già noto. Credevo ad un accordo con il nuovo format della Champions League. L'assenza del Napoli? Rispetto agli altri 12 club presenti non ha la stessa 'audience'. Credo che questo sia il motivo principale. Il Covid ha probabilmente accelerato il processo della Superlega. È indubbio che per rinforzare i bilanci la Superlega è una possibilità importante per dare stabilità per il futuro, che può arrivare da una partecipazione certa alla competizione".

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