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La riapertura degli stadi è una priorità: Gravina e Dal Pino in pressing

Gabriele Gravina è stato rieletto alla guida della FIGC

Troppo importanti gli incassi derivanti dagli stadi per farseli sfuggire, è importante riaprire gli impianti e tornare alla normalità.

Redazione Il Milanista

Il tema della riapertura degli stadi è uno dei più importanti tra quelli che il calcio italiano sta affrontando in questi giorni. Le perdite derivanti dagli stadi vuoti sono state enormi per i club, e per questo motivo sono gli stessi club a spingere per una riapertura quanto più larga possibile. Ovviamente nessuno ha intenzione di provocare focolai derivanti dalle sfide di Serie A, ma allo stesso tempo tra green pass e distanziamento si sta cercando la soluzione migliore. A margine del Consiglio Federale tenutosi oggi in FIGC si sono espressi sul tema sia il presidente Gabriele Gravina che il numero uno della Serie A Paolo Dal Pino. Entrambi hanno ribadito la necessità di studiare qualcosa di specifico per permettere la riapertura degli impianti.

 Paolo Dal Pino

Le parole di Gabriele Gravina

"Il green pass deve considerare tutti, anche i calciatori e non solo i tifosi. La nostra proposta è in linea con quella del Governo, il nostro protocollo è il più severo. La Federazione valuterà nell’agevolare la campagna vaccinale e in seguito se sarà il caso di adottare provvedimenti di obbligatorietà al vaccino per i tesserati. Dire che chi non ha il vaccino non potrà svolgere una determinata attività credo sia giusto da valutare. Il limite del 50% per gli stadi è insoddisfacente e inapplicabile, il nostro distanziamento sociale non permette di occupare un seggiolino si e uno. Abbiamo chiesto al Governo di valutare la possibilità dell’occupazione a scacchiera".

Le dichiarazioni di Paolo Dal Pino

"Siamo ancora lontani dall'obiettivo di avere gli stadi aperti senza limitazioni per i possessori di green pass. Il dialogo con CTS e Governo è costante perché riteniamo i vincoli attuali troppo penalizzanti per il nostro sport, che si svolge in ambienti all'aperto e con tifosi verificati al loro ingresso. Vediamo incongruenze rispetto ad altre situazioni, visto che il green pass rappresenta il lasciapassare continueremo a chiedere che garantisca l'accesso incondizionato".