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Trezeguet: “Milan competitivo, nessuno se lo aspettava a questi livelli”

I giocatori del Milan festeggiano dopo il gol segnato da Calhanoglu contro la Fiorentina

Le dichiarazioni dell'ex attaccante, oggi direttore sportivo.

Redazione Il Milanista

MILANO - L'ex centravanti francese David Trezeguet, da poco diventato direttore sportivo, ha rilasciato un'intervista ai microfoni di TMW, nella quale ha parlato anche della situazione attuale del calcio italiano: "La coppia d'attacco composta da Lukaku e Lautaro Martinez è quella più importante di tutta la Serie A. Sono due giocatori che hanno segnato molto e rispondono perfettamente alle esigenze di Antonio Conte. Ma non va dimenticato Cristiano Ronaldo, che da parte sua continua a dimostrare volontà e determinazione. Il livello del campionato si è alzato di tanto, adesso è più divertente. Anche grazie al Milan, che sta dimostrando di essere davvero competitivo. Nessuno se lo aspettava a questi livelli, ma la squadra rossonera sta facendo veramente una grande stagione".

SUL SUO NUOVO RUOLO - "Dopo sei anni alla Juventus nei panni di ambasciatore, ho capito che il mio desiderio era quello di tornare a far parte del mondo del calcio nelle vesti di direttore sportivo. Spero di cominciare presto una nuova avventura in questo ruolo. Aspetto una possibilità con voglia e grande determinazione".

 Romelu Lukaku e Lautaro Martinez, attaccanti dell'Inter

SULLA JUVENTUS - "Ci aspettava indubbiamente che il percorso in Champions League fosse diverso. In campionato ha avuto delle difficoltà, però ha vinto la Supercoppa Italiana e dovrà giocare la finale di Coppa Italia contro l'Atalanta. Entriamo in una fase calda della stagione: alla prossima giornata c'è il derby  contro il Toro, poi il recupero col Napoli. La Juve deve assolutamente qualificarsi per la Champions del prossimo anno. La squadra deve migliorare, questo è evidente, ma bisogna avere pazienza".

SULLE ITALIANE IN EUROPA - "Bisogna cambiare la mentalità. Le squadre che puntano in alto, a certi livelli non badano più al fattore casa o trasferta. Il calcio italiano pensa troppo a gestire la partita. Questa è la differenza principale rispetto agli altri campionati europei".