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Scaroni: “La storia dello stadio è una saga, ormai mi chiamano Stadioni”

Paolo Scaroni Presidente del Milan
Presente al dibattito "Calcio, soldi vs idee" presso l'Università Bocconi a Milano, il presidente del Milan ha parlato di stadio e non solo

Presente al dibattito "Calcio, soldi vs idee" presso l'Università Bocconi a Milano, Paolo Scaroni ha parlato anche del Milan. Il presidente ha spiegato: "La storia dello stadio del Milan è diventata una saga, tanto che ormai mi chiamano 'Stadioni', visto che ne parlo spesso". Poi ha rassicurato i tifosi: "Lo stadio non serve per aumentare i costi dei biglietti popolari, ma è un'opportunità per avvicinare le grandi aziende, che magari per i loro clienti offrono posti e servizi esclusivi. Sia ben chiaro, non inventiamo niente, visto che in Inghilterra lo fanno da 20 anni. Loro dagli stadi guadagnano 100 milioni, noi 40. Qui sta la differenza".

Scaroni poi ha fatto il confronto con l'Inghilterra: "Quello dei ricavi della Premier League è un tema importante. Loro incassano 7 miliardi, mentre la Serie A 2,8 miliardi. Non credo che riusciremo a colmare questo gap ma ci proveremo, ovviamente i risultati che stiamo avendo in Champions League aiutano. Avvicinano i tifosi a guardare il nostro campionato. Nella ripartizione dei ricavi in Inghilterra il club piccoli sono trattati meglio che in Italia, ma questo è possibile perché la torta dei ricavi è più grande. Il Newcastle dai ricavi TV ha ottenuto molto più soldi di Milan e Inter, credo che sia abbastanza per dare l'idea di quanto siamo lontani".

Il punto di vista societario: "Io ero nel Milan di Yongong Li, nel consiglio d'amministrazione, ma contavo poco. C'erano due montagne da scalare in contemporanea: i risultati economici e quelli sportivi. Da questo punto di vista il club ha fatto bene, quest'anno potremmo forse avvicinarsi al break-even. Dal profilo economico siamo andati bene e dal lato sportivo non possiamo lamentarci. Noi vogliamo avere sempre lo stile Milan, con un linguaggio moderato e senza litigare con nessuno. Questo stile ha pervaso il nostro club e sentiamo una responsabilità sociale. Non bisogna litigare negli spogliatoi come successo ultimamente per esempio. Noi dobbiamo essere i primi a rappresentare un modello".