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Ancora Pato: “Leao è un personaggio, tifo per lui. Sui pochi brasiliani…”

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Alexandre Pato ha parlato anche del Milan di oggi, concentrandosi su Leao e sulla mancanza di giocatori brasiliani
Giulia Benedetti Redattore 

Alexandre Pato è intervenuto nel corso dell’ultima puntata del podcast di Gianluca Gazzoli BSMT su YouTube, dove ha parlato anche del Milan di oggi.

Sul ritorno a Milanello: "Mentre andavo con loro, mi ricordavo tutti i posti. Andavo di qua, di là, qua con la macchina, facevo la spinta con Emerson, facevamo a chi arrivava prima. Poi Galliani chiamava il mio agente e diceva di smettere di correre. Ricordo tutte le vie a Milanello, tutto. Poi ho incontrato la signora che ai miei tempi andava in camera mia e lasciava tutto a posto, poi il cuoco, quelli che lavorano lì... Ho detto a loro: "Vorrei piangere ma non posso, c'è la telecamera". È stato bellissimo, ero giovane e sono cresciuto lì. Tutto quello che ho vissuto a Milano mi fa venire brividi".

Se l’ha trovato cambiato: "Qualcosa sì negli spogliatoi, nel parcheggio, ma per me è sempre uguale".

Sui nuovi giocatori del Milan: "Alcuni li conoscevo solo tramite Instagram, ogni tanto parliamo. Conoscevo anche Morata da tanto tempo perché abbiamo parlato anche quando io sono andato in Cina, anche lui stava per andarci. Conoscevo Loftus-Cheek dai tempi dei Chelsea, ci ho giocato insieme. Gli altri sono tutti nuovi. Meno brasiliani? Ho trovato solo Emerson Royal, quando c'ero io ce n'erano otto e ora solo uno. Il calcio è cambiato".

Su Leao: "E' un personaggio. Io dico, quando sono arrivato alla loro età ero piccolissimo, loro sono tutti alti, grandi. Sono troppo grandi fisicamente. Ho sempre avuto stima per Leao, tifo per lui. Ha tutte le possibilità di portare il Milan in alto e sarò sempre lì a sostenerlo. Speriamo faccia ancora tanti gol per il Milan e porti il Milan su".