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Gravina: “Contrario alla Superlega. Mancini? Spero resti anche dopo il Mondiale”

Gabriele Gravina, numero uno della Federcalcio

Parla il numero uno della FIGC

Redazione Il Milanista

MILANO - Il presidente della Federcalcio, Gabriele Gravina, ha rilasciato un'intervista ai microfoni del quotidiano La Gazzetta dello Sport, esprimendosi anche sulla Superlega: "Personalmente sono assolutamente contrario. Mi auguro che la Super Champions sia un'opportunità di sviluppo per tutti e allontani definitivamente lo spettro della Superlega".

SULLE RIFORME - "Penso debbano avvenire più dal punto di vista qualitativo che quantitativo. Deve essere coinvolto tutto il sistema, dalla parte professionistica a quella dilettantistica. Ci sono turnazioni troppo ampie, in Serie B ogni stagione cambia il 40% delle squadre. Una squadra retrocessa dalla Serie A alla B non ce la fa e non basta il paracadute. Occorre agire sulla redistribuzione delle risorse. La soluzione potrebbe essere quella di svolgere due gironi di Serie B in verticale, non orizzontale".

SU ROBERTO MANCINI – "Tra noi c'è sempre stato un ottimo rapporto, basato sulla sincerità e la schiettezza. Spesso ci confrontiamo e lo faremo anche prossimamente. Il suo contratto? La scadenza attualmente è fissata al 31 dicembre 2022. Roberto ci porterà al Mondiale, ma stiamo lavorando affinché rimanga sulla panchina dell'Italia anche più avanti. Mi sorprenderei se ciò non accadesse".

 Gabriele Gravina, presidente della FIGC

Lo stesso Roberto Mancini, attraverso i microfoni della trasmissione Free Sport, in onda su Lab Tv, ha parlato del proprio futuro: "Non so cosa accadrà. Intanto proviamo a vincere l'Europeo, la Nations League e poi il Mondiale. Dopodiché vedremo. Le differenza fra nazionale e club? Quando un allenatore accetta l'incarico di Commissario Tecnico, sa di dover svolgere un lavoro leggermente diverso rispetto a quello che fa in un club. Per chi, come me, è abituato a stare tutti i giorni sul campo, viene fuori qualche difficoltà, soprattutto nel periodo che va da novembre a marzo. Questi mesi sono davvero molto lunghi e sembrano non passare mai. Invece dopo, quando iniziano le partite e si gioca almeno ogni mese, la situazione diventa più bella".