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Per una volta asfaltati, ma primi al giro di boa: l’analisi post Milan 0-3 Atalanta

Zlatan Ibrahimovic applaude nonostante un'espressione non proprio felice

Il commento de ilMilanista.it alla sfida tra Milan e Atalanta, vinta per 0 a 3 dai bergamaschi.

Redazione Il Milanista

Milan, il commento post Atalanta

MILANO - Giocare contro l'Atalanta non è mai semplice, anzi. Guardiola - non uno qualunque - lo ammise definendo le partite contro i Gasperini Boys come una visita dal dentista. Essa già fa male di suo, poi se non ci si va con il giusto atteggiamento... Il Milan, ieri sera, è mancato in ogni fondamentale, surclassato dai bergamaschi che, quando decidono di giocare a questo livello d'intensità, sono praticamente unstoppables; ripetiamo, però, i rossoneri ci hanno messo del loro, non riuscendo, se non per i primi 10 minuti, a imporre una giusta reazione mentale e tecnica.

"I meriti dell'Atalanta - ha commentato Stefano Pioli nel post partita - sono evidenti, noi è evidente che possiamo fare molto meglio. In alcune occasioni bastava un po' di precisione e personalità. Sul primo gol si poteva marcare meglio, si poteva anche intercettare il cross primo. Loro sono stati più bravi, siamo comunque forti. Mi dispiace per il secondo gol, la partita si poteva tenere viva fino alla fine. Adesso dobbiamo ripartire con grande convinzione, siamo lì e ce la possiamo giocare". Sconfitta che, dunque, fa male più nelle proporzione e nel modo in cui è arrivata piuttosto che in sé; diciamo che ci sta perdere contro l'Atalanta, diciamo che ci sta perdere 2 partite su 19 in un girone, diciamo che ci sta steccare la partita per una volta, ma fa male e, siccome siamo il Milan, non possiamo di certo "accontentarci".

Milan "campione" d'inverno

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Lo 0-3 di ieri, comunque, non ridimensiona una squadra che ha fatto cose meravigliose negli ultimi mesi e, sopratutto, non toglie al Milan il primo posto in classifica al termine del girone d'andata con 43 punti all'attivo, a +2 sui più ben quotati cugini dell'Inter. Un risultato tanto grande quanto inaspettato, ma che non dà trofei: "Siamo a metà, questo vuol dire che fino ad ora abbiamo fatto bene. Ora - ha spiegato Zlatan Ibrahimovic - è il periodo più difficile con tante partite. Ora bisogna stare bene fisicamente. Dopo oltre 30 partite averne perse solo due... Quando mancano tanti giocatori entrano giocatori che non hanno tanta esperienza e che hanno poche partite in Serie A si vede. Non è una scusa. Si lavora e si fanno sacrifici. Siamo campioni d'inverno ma non mi dà niente".

Ci sarà, tra l'altro, subito modo per rifarsi. Martedì arriva l'Inter nei quarti di finale di Coppa Italia, poi il trittico Bologna, Crotone e Spezia prima del nuovo derby di campionato: "Non credo - ha concluso Pioli - che ci sia bisogno di un mio intervento, la squadra è molto consapevole del percorso che si sta costruendo. Sappiamo quali sono le nostre qualità e sappiamo che il livello deve salire. Le altre sono squadre molto forti, dobbiamo salire di livello. Siamo consapevoli dei nostri pregi e difetti e migliorarci ancora di più"