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L’ex portiere della Lazio ricorda l’esordio contro i rossoneri

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L'ex portiere della Lazio ha parlato del suo esordio contro il Milan. L'aneddoto: "Come fa a saperlo lui e io no?"

Redazione Il Milanista

L'attuale portiere del Brentford ed ex biancoceleste ha raccontato a sport24.gr del suo esordio contro il Milan: "Non dimenticherò mai il mio esordio nella partita contro il Milan. Non ho avuto tempo di preoccuparmi perché l’ho scoperto all’ultimo minuto. Un giornalista ha preso mio padre e ha detto ‘dove guarderai la partita visto che gioca tuo figlio?’ e mio padre dice ‘cosa fa mio figlio?’. Mi chiama per vedere se so qualcosa, ha visto che non ne avevo idea quindi non mi ha detto niente. Ad un certo punto, 3-4 ore prima della partita, il compagno di squadra con cui condividevo la stanza mi dice ‘Bello oggi eh? È il tuo debutto’. Mi sono chiesto e dico ‘il mio debutto? Come fa a saperlo lui e io no?’. E lì comincio a mettere insieme i pezzi del puzzle, perché effettivamente il primo portiere della squadra (Marchetti, ndr) era dolorante e non aveva fatto l’allenamento mattutino, ma io non ci avevo fatto caso."

Ed ha proseguito così: "Ero anche terzo, quindi anche se non avesse giocato lui non sarei entrato, c’era il secondo che era anche nella nazionale croata (Vargic, ndr). Così poco prima della partita Inzaghi ci dice ‘il secondo e il terzo, state pronti’, non aveva ancora deciso. Marchetti mi manda anche un messaggio ‘non ti preoccupare affatto, giocherai tu, in bocca al lupo’. Quindi non c’era tempo per stressarsi. C’era così tanta adrenalina ed eccitazione. Pensavo fosse arrivata la mia occasione, ora non posso stressarmi, devo dimostrare. È andato tutto bene, sono uscito anche MVP in gara".