rassegna stampa

Gazzetta dello Sport | Milan aggressivo e giovane, il suo gioca impressiona

Il Milan esulta sotto il suo spicchio di curva.

La Gazzetta dello Sport in edicola questa mattina analizza il successo del Milan e del suo gioco, partendo dalla qualità dei suoi giovani

Redazione Il Milanista

Il Milan è una squadra in costante crescita, che sta dimostrando tutte  le sue qualità e le capacità della sua giovanissima rosa. Ma non si può più parlare di sorpresa, il Diavolo è ormai una delle più solide realtà del nostro campionato. Dall'aggressività che mettono in campo, al talento e alla qualità di gioco sono davvero tantissimi i punti di forza dei ragazzi di Stefano Pioli. Un gruppo che è stato rifinito dal tecnico parmigiano, ma forgiato sapientemente da Maldini e Massara.

Il gioco prima di tutto

Come sottolineato dalla Gazzetta dello Sport, il Milan, rispetto all'anno scorso è cresciuto e si è liberato della sua Ibradipendenza. L'attaccante svedese resta il leader del gruppo e un valore aggiunto per la rosa, ma i rossoneri non fanno più dipendere il buon andamento di una partita esclusivamente dalle sue giocate. I suoi compagni di squadra hanno imparato a camminare da soli e Zlatan potrà così prendersi tutto il tempo per guarire.

L'artefice Stefano Pioli

Proprio la vittoria di Bergamo ha consacrato il gioco e le tattiche di Pioli, un'identità su cui il mister ha lavorato incessantemente per due anni e che, finalmente, sembra dare i suoi frutti. I suoi ragazzi sono aggressivi e sanno giocare con grande intensità e, soprattutto, sanno imporre il loro gioco all'avversario. Sotto questo aspetto il Milan sembra essere più avanti del Napoli.

Diaz e Leao

Naturalmente, oltre il gioco, ci sono anche i singoli. Dei giovani che non sono più solamente dei futuri campioni, ma che sono dei campioni ora. Da Brahim a Leao, il valore della rosa milanista è finalmente esploso. Lo spagnolo e il portoghese sono ormai delle risorse imprescindibili del club rossonero. Diaz si è preso la trequarti e ha cancellato la parola Calhanoglu dalla mente di tutti i tifosi. Rafa è invece capace di una grande continuità e ha smesso di lampeggiare come un tempo. Il Milan può ora ambire a tanto.

Diaz e Leao