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Pobega e l’Atalanta, ma il Milan non vuole perdere il centrocampista

Redazione Il Milanista

Rientrato del prestito allo Spezia, Tommaso Pobega è diventato un uomo mercato. Il Milan riflette sul futuro del ragazzo

Tommaso Pobega è una delle sorprese dell'ultimo campionato. Uno degli artefici della salvezza dello Spezia di mister Italiano, nel corso della scorsa stagione si è ritagliato il suo spazio con la squadra ligure, mettendo a segno anche goal importanti. Titolare anche nell'Under 21 del Commissario Tecnico Nicolato, tornerà a Milanello. Sarà Stefano Pioli che dovrà valutarlo da vicino e decidere se potrà giocarsi un posto in rossonero nella prossima stagione, quella del ritorno in Champions League. Non mancano però le squadre interessate a lui, sia in Italia che all'estero. L'ultima parola però spetta ai rossoneri, Pobega dovrebbe far parte dei giocatori che prenderanno parte al ritiro.

Gli intrecci di mercato con l'Atalanta

Condizionale d'obbligo perché il calciatore ha attirato le attenzioni dell'Atalanta di Gian Piero Gasperini e i possibili intrecci si mercato sono diversi. Maldini e Massara seguono Matteo Pessina, uno dei profili valutati dai rossoneri per sostituire Hakan Calhanoglu. Così come non va dimenticato la pista che porta Josip Ilicic ormai al passo d'addio proprio con la squadra nerazzurra. Il cartellino dello sloveno potrebbe essere inserito nell'operazione per arrivare proprio a Pobega, oppure entrare nei discorsi tra le due società proprio per Pessina, attualmente impegnato con l'Italia a Euro2020.

La possibile offerta e le intenzioni del Milan

L'Atalanta dal canto suo però sarebbe disposta a mettere sul tavolo tra i 12 e i 13 milioni di euro per il centrocampista, prodotto delle giovanili rossonere. Secondo quanto riporta il Corriere dello Sport. Maldini e Massara per il momento prendono tempo, tentennano. Il cartellino del calciatore viene valutato 15 milioni di euro, ma il Milan non vuole perdere il controllo sul giocatore, vuole seguire la sua crescita. Si studia l'opzione migliore, anche perché i precedenti Locatelli e Pessina hanno fatto scuola.