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Squalifica Ibrahimovic: arrivata la decisione del giudice sportivo!

Redazione Il Milanista

Arrivata la sentenza del giudice sportivo sull'espulsione, rosso diretto, commutata a Zlatan Ibrahimovic dall'arbitro Maresca.

MILANO - Il Giudice Sportivo ha deciso che lo svedese salterà una sola giornata, c’è quindi la squalifica minima visto il cartellino rosso. Di seguito, il comunicato: SQUALIFICA PER UNA GIORNATA EFFETTIVA DI GARA ED AMMENDA DI € 5.000,00 IBRAHIMOVIC Zlatan (Milan): per avere, al 15° del secondo tempo, proferito, con atteggiamento provocatorio, una critica irrispettosa al Direttore di gara.

LA NOSTRA PRIMA RICOSTRUZIONE - Il giorno dopo Parma-Milan la redazione de ilMilanista.it aveva subito provato a ricostruire l'intera vicenda Ibrahimovic-Maresca, basandosi sugli audio-video del match del "Tardini" e su ciò che gli stessi protagonisti hanno rivelato nel post partita. In sintesi, al 60esimo lo svedese ha reiterato le sue proteste all'indirizzo del fischietto della sezione di Napoli prima con un "Non ti frega niente di quello che dico", poi con un "Vai a casa se non hai voglia" e, dopo qualche secondo, con il "Mi sembra strano, eh?" che tutti sentiamo distintamente. Infine, il rosso diretto e Ibrahimovic sotto la doccia prima del dovuto. A dovere di cronaca, non sappiamo se ci siano stati altri battibecchi e conseguenti ultimatum tra il numero 11 rossonero e l'arbitro campano, ma è assolutamente oggettivo affermare che, con i dati in nostro possesso, l'espulsione sia immotivata.

LE PAROLE DI IBRA E L'ASSENZA DELA PROVA TV - Quelle di Ibra non sono frasi che, quantomeno ad un certo livello di competizione e in una partita, tra l'altro, abbastanza tranquilla sul piano caratteriale e sportivo, possano portare al rosso diretto. Per questo tipo di situazioni, comunque, non è previsto l'uso della prova tv/audio e la possibilità più concreta è che il Milan, grazie al ricorso, possa riavere Ibrahimovic per la gara contro il Sassuolo. E così è stato. Nessun ricorso dunque sarà effettuato dal Millan, che si accontenta della decisione, minima, del giudice sportivo.