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Thiago Motta: “I rigori per il Milan non c’erano, il pareggio è giusto”

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Il tecnico rossoblù ha parlato ai microfoni di Dazn dopo il pareggio per 1-1 ottenuto in casa con il Milan nella 30esima giornata di Serie A

Al Dall'Ara il Milan ha pareggiato 1-1 contro il Bologna, nella 30esima giornata di Serie A. Al termine del match, Thiago Motta è intervenuto ai microfoni di Dazn.

Il tecnico rossoblù si è detto in disaccordo con la moviola di Marelli, che segnalava due rigori per il Milan: "Mi stupiscono molto i commenti di Marelli. I due che indica come rigori non sono assolutamente rigori. Lucumì non può fare altro che toccare la palla con il braccio, che nel calcio serve per mantenere l'equilibrio del corpo. Per Soumaoro su Rebic: se è questo è rigore andiamo per strada perché non è questo il gioco del calcio. L'arbitro ha fatto una buona gara".

L'analisi della gara: "Nel primo tempo abbiamo avuto difficoltà perché ci siamo abbassati troppo, non era facile da gestire alcuni movimenti del Milan. Abbiamo cercato di abbassarci il meno possibile per giocare meglio. Poi nel secondo tempo abbiamo fatto meglio. Siamo stati in grado di competere contro una squadra forte come il Milan. Il pari è giusto, ora pensiamo a riposarci e alla prossima partita contro l'Hellas. Abbiamo fatto bene, meglio nel secondo tempo controllando il gioco".

Oggi il Dall'Ara sold out: "Sono molto soddisfatto, oggi abbiamo giocato contro la squadra campione in carica rimanendo umili e il nostro pubblico ha ci dato una grossa mano".

E' mancata imprevedibilità: "La caratteristica dei giocatori che avevamo in campo ci consentiva di avere equilibrio tra le due fasi. Con i giocatori che erano oggi in campo potevamo ancora fare meglio. La creatività che abbiamo di solito ci è mancata un po' per fare la differenza negli ultimi metri".

Il sogno Europa: "E' un lavoro di squadra, con una grande solidità in difesa, perché tutti si assumono la responsabilità di fare una corsa in più per aiutare il compagno. Ora ci riposiamo, poi penseremo solo al presente che è l'Hellas".