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Milan, primi punti in Champions, ma per la qualificazione è tardi

Un fotogramma di Milan-Porto, quarta giornata di Champions League

Ecco l'analisi di Milan-Porto 1 a 1, quarta giornata di Champions League

Redazione Il Milanista

Di fronte ai 48mila di San Siro il Milan è chiamato a vincere contro il Porto per guadagnare i primi punti in Champions League ma soprattutto per sperare nella qualificazione agli ottavi. Pioli lascia in panchina Kjaer, Kessié e soprattutto Zlatan Ibrahimovic.

Il Porto all'andata ha fatto la partita e a Milano il club lusitano inizia allo stesso modo. Dopo appena 5 minuti Grujic, che ha sostituito all'ultimo Uribe, sfonda sulla mediana rubando palla a Bennacer. Per il fischietto non c'è fallo e il Porto entra in area di rigore indisturbato e Luis Diaz, imbeccato dal centrocampista serbo, riesce a battere facilmente Tatarusanu, sfruttando il corridoio destro lasciato da Calabria.

Il Milan subisce il colpo e si vede e, colpa anche del campo pesante, fatica a venir fuori con il palleggio. Il Porto prova a sfondare ma di fronte i lusitani trovano Tatarusanu in ottima forma che prova a salvare il risultato. Intorno alla mezz'ora però qualcosa si accende e il Milan trova fiducia e prova a dettare i ritmi. La chiave tattica Pioli l'ha capita e dettata: palla ai terzini ad attaccare le linee molto alte lusitane. Ma soprattutto evitare le vie centrali. Il Porto però in ripartenza è sempre pericolosissimo, anche perché Bennacer spesso non segue la palla lasciando spazi. Giroud suona la carica impegnando con un sinistro dal limite dell'area Diogo Costa. Ma il Milan è impreciso nell'ultimo passaggio. Negli ultimi secondi del primo tempo, Theo inizia a correre, serve Rafael Leao in area che prova a mettere la palla in area per Giroud. Il cross però è indietro e ci arriva Saelemaekers che però colpisce male la sfera. E su una pericolosissima azione del Porto si conclude il primo tempo.

Calabria nell'ultima azione rimane a terra. Un colpo alla testa. Ma Pioli non lo rischia e a inizio secondo tempo toglie l'azzurro e manda in campo Kalulu. Il Milan entra in campo con altro piglio e conducono il match senza trovare però il gol. Tonali ha il merito di far ammonire Grujic. Poco dopo Leao viene servito in profondità e trovandosi a tu per tu con il portiere avversario ma calcia al lato della porta. Un sollievo perché il portoghese era in fuorigioco. Conceicao è una furia con i suoi, ai quali chiede di alzare il pressing.

Tomori atterra Taremi e viene ammonito. Da qui una punizione pericolosissima che stava per segnare il 2 a 0 con Evanilson, mal marcato da Giroud, ma la traversa salva il Milan. Pioli manda a scaldare Ibrahimovic.

Ma nell'ora più buia arriva l'inaspettato pareggio. Punizione per i rossoneri. Se ne incarica Bennacer che calcia sulla barriera, la palla passa Giroud tira Diogo Costa non blocca e Kalulu cerca il gol della vita ma mentre la palla si sta spegnendo sul palo lontano Mbemba regala il pareggio ai ragazzi di Pioli.

Pioli cerca la vittoria. Fuori uno spento Diaz e un buon Tonali dentro Krunic e Kessié. Al 70 però Luis Diaz riesce a far arrivare la palla, in modo fortunoso a Taremi che però colpisce malissimo. E' un altro Milan. Non c'è nulla da dire, i rossoneri nel secondo tempo giocano meglio.

Pioli alla mezz'ora della ripresa si gioca anche la carta Ibrahimovic e lo svedese prova subito a cercare la via del gol ma la prima volta la palla è lunga, la seconda è in fuorigioco.

Il Milan fino alla fine prova a vincere, ma purtroppo la mancata vittoria è figlia anche di una grandissima imprecisione. E il gol arriva. A segnarlo è sempre lui Zlatan Ibrahimovic ma lo svedese è in fuorigioco.

I rossoneri provano il tutto per tutto, ma la fretta e l'ansia non sono le loro migliori alleate visto i tanti errori in ripartenza del Milan.

Finisce dopo 3 minuti di recupero il match di San Siro 1 a 1. Dopo 7 anni il club di via Aldo Rossi fa i primi punti in Champions League, ma la qualificazione sembra essere purtroppo già compromessa.