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Romagnoli: “Bello vincere lo scudetto da capitano del Milan. Sull’addio…”

Alessio Romagnoli
Alessio Romagnoli ha rilasciato un’intervista in occasione di Lazio-Milan, partita in programma martedì sera alle 20:45

Redazione Il Milanista

Alessio Romagnoli ha rilasciato una lunga intervista ai microfoni di DAZN in occasione di Lazio-Milan. Per il difensore non sarà una partita come le altre: da una parte ci sarà la squadra di cui è stato capitano e con la quale ha vinto lo scudetto, dall’altra invece la sua squadra del cuore. Proprio sul trionfo con i rossoneri ha detto: "Un calciatore italiano deve puntare a vincere lo scudetto. Vincerlo con una società come il Milan, da capitano, è una cosa fuori dal comune. È stato bello, dopo anni di delusioni, tante critiche, tanti movimenti bui, passare a fare 75 mila ogni volta a San Siro e sentirsi a casa ogni volta che andavamo fuori è stata una cosa pazzesca. Vincere è stato pazzesco”. 

Sulle critiche ricevute: “Non me ne frega niente (ride, ndr). Possono dare fastidio, più o meno. Non sapevano come stavo alcune volte quando andavo in campo, sono stato male da novembre in poi con la pubalgia. Facevo fatica anche ad allenarmi. Fascia al braccio? Il bello e il brutto, la responsabilità che hai. Normale che quando la squadra va così così, il primo a mettere la faccia dev’essere il capitano. Rimango sempre focalizzato su quello che devo fare in campo".

Sull’addio: "Col Milan avevamo discusso della situazione del contratto, loro mi avevano fatto anche un’offerta. Poi le nostre strade si sono separate, loro hanno preferito fare altre scelte, io ho fatto le mie. Magari sarebbe stato meglio essere più chiari, in modo da non portare la trattativa fino alla fine. Però io del Milan posso avere solo ricordi bellissimi, 7 anni fantastici".