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Nesta: “Euroderby? Non è finita! Il Milan deve recuperare Leao”

Alessandro Nesta, ex difensore del Milan
Alessandro Nesta ha rilasciato delle dichiarazioni sul prossimo derby di ritorno nella Semifinale di Champions League del Milan
Redazione Il Milanista

In questi giorni si sta tenendo la Milano Football Week, manifestazione alla quale ha partecipato anche Alessandro Nesta. L’ex difensore rossonero ha rilasciato delle dichiarazioni sulla vittoria del Milan nel derby di Champions League del 2003 contro i nerazzurri. Ovviamente l’ex giocatore non ha potuto sottrarsi dal fare un pronostico per la sfida decisiva di martedì sera e ha commentato anche la carriera da allenatore dell’ex compagno di squadra Simone Inzaghi.

Sulle emozioni vissute nell’Euroderby: "Dopo qualche anno più grigio, per il calcio italiano è stato bellissimo tornare a vedere un euroderby. Peccato per come è finita per il Milan la gara d'andata. La pressione era grande nel 2002-2003, come è grande adesso: allora c'era chi non dormiva, chi sentiva tremendamente l'evento e l'avvicinamento alla doppia sfida. È stata una settimana terribile. Ancelotti preparò la partita in maniera attenta e chiese ai terzini -soprattutto nella prima sfida- di non spingere. Uno era Costacurta per essere più coperti. La differenza tra il derby di allora e quello di oggi è che nel 2003 sapevi che se passavi, potevi vincere la Champions. Adesso contro il City e il Real sarà più dura”.

Nesta ha poi fatto un pronostico sul Derby di ritorno di martedì sera: "Il Milan deve recuperare Leao, ma deve stare bene, non solo stare in campo. A me è successo di essere in vantaggio, ma poi di subire un gol e di andare in difficoltà come per esempio a La Coruna. Secondo me non è finita. Il fattore campo? Non inciderà il fatto che l'Inter giocherà in casa anche perché le due squadre sono abituate a San Siro".

Infine ha rilasciato delle dichiarazioni sull’ex compagno di squadra Simone Inzaghi: “Se alla Lazio si vedeva che sarebbe potuto diventare allenatore? No. Era un attaccante classico, era egoista pensava solo a far gol. Non ci avrei scommesso sinceramente. Differenze tra Simone e Pippo? Il primo era più bravo tecnicamente, ma l’altro in area di rigore era un fenomeno”.