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Fiorentina-Milan, Pioli: “Partiti con altri obiettivi, ora ce la giochiamo”

Il tecnico rossonero Stefano Pioli, durante Fiorentina Milan.

Le parole nel post-partita della sfida fra la Fiorentina di Cesare Prandelli ed il Milan di Stefano Pioli.

Redazione Il Milanista

MILANO - Al Franchi di Firenze è andato in scena il primo dei due posticipi della 28esima giornata di Serie A fra Millan e Fiorentina. La squadra di Pioli per consolidare il secondo posto dopo la sconfitta della Juventus contro il Benevento, quella di Prandelli per ricacciare indietro una della rivali alla corsa salvezza, i campani allenati da Pippo Inzaghi, appunto. Queste sono state le dichiarazioni rilasciate nel post partita della sfida dal tecnico rossonero, Stefano Pioli.

SULL'USCITA DALLA EUROPA LEAGUE E LA REAZIONE - La delusione per l'eliminazione in Europa è stata forte, ma le prestazioni delle due partite ci hanno dato ancora più certezza. Oggi era difficilissimo perchè eravamo stanchissimi. I ragazzi sono stati bravi a raschiare il barile fino in fondo e a portare a casa questa vittoria.

SULL'ESULTANZA AI GOL E ALLA VITTORIA - Io esulto sempre quando segniamo e quando vinciamo. Più andremo avanti, più le partite peseranno. Le giornate sono sempre meno e la lotta è ancora apertissima. Sapevamo che oggi non potevamo essere belli e brillanti, ma l'importante era tornare alla vittoria e lo abbiamo fatto bene.

SU IBRA E IL BISOGNO DI PUNTI - Ibra fa bene a parlare di scudetto perchè siamo ancora lì. Quello che ci siamo detto è che noi vogliamo provarle a vincere tutte. Il nostro futuro dipende da noi. Oggi con il Benevento che batte la Juve abbiamo avuto l'ennesima conferma della difficoltà di questo campionato, specie ora in cui tutti hanno bisogno di punti.

SUL RITORNO DI BENNACER - Il ritorno di Bennacer è oro per noi. Ismael ha caratteristiche che si sposano perfettamente col nostro modo di giocare. Sono contento di riaverlo con noi e sono pronto a portarlo al meglio per questo finale di stagione.

SULLA CORSA CHAMPIONS E SCUDETTO - Noi siamo partiti con altri obiettivi. Dovevamo arrivare nelle prime 4. Ora siamo lì e ci giochiamo tutto quello che c'è da giocare. Tutti i record battuti non varranno nulla se non faremo al meglio queste 10 partite che restano Ripeto, 7 squadre fortissime e solo 4, a fine stagione, saranno contento.

 Dusan Vlahovic a contrasto con Zlatan Ibrahimovic.