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Eriksen: “Mi dispiace per il Milan di Kjaer, ma mi auguro che passi l’Inter”

Christian Eriksen, numero 10 della Nazionale danese
Christian Eriksen ha parlato del derby di Champions League contro il Milan, squadra dell’amico Simon Kjaer.
Redazione Il Milanista

Intervenuto sul palco dei Laureus World Sports Awards dopo aver ritirato il premio “ritorno dell’anno”, l’ex centrocampista dell’Inter Christian Eriksen ha parlato del derby di Champions League contro il Milan, squadra dell’amico Simon Kjaer.

L’ex giocatore dell’Inter Christian Eriksen sul derby contro il Milan

“All’Inter ho passato bei momenti e ho bei ricordi. Spero che nella semifinale contro il Milan i miei ex compagni vincano e raggiungano la finale anche se nel Milan gioca il mio amico Kjaer. Per lui mi dispiacerebbe, ma mi auguro che passi l’Inter”.

Eriksen torna sull’addio all’Inter

“Non sono arrabbiato con l’Inter per come me ne sono andato. Semplicemente quella era l’unica opzione perché in Italia le regole sono diverse rispetto all’Inghilterra e lì non potevo continuare a fare questa professione. Io volevo tornare a giocare e ho fatto in modo che ciò succedesse”.

Sul ritorno in campo e sull’aiuto della famiglia

“Sono stati loro a darmi la forza di riprendere a giocare a calcio. Mi hanno spinto a farlo e questo è stato fondamentale per me. Prima di tutto volevo riprendermi la mia vita, tornare a fare le cose di tutti i giorni, ma quando ho capito che potevo anche riprendere a giocare, non ci ho pensato due volte. Amo il calcio”.

Eriksen torna dopo mesi sull’arresto cardiaco durante Danimarca-Finlandia

“Le immagini di ciò che è successo le ho riguardate qualche volta. La prima due giorni dopo l’arresto cardiaco, quando ero in ospedale. Sono state immagini dure da guardare e ho cercato di trattenere le emozioni. Ho cercato di analizzare ciò che era accaduto in maniera distaccata, ma non era semplice e chiaramente non mi ha fatto sentire meglio. Perché non ne ho parlato prima? Perché non me lo avete mai chiesto… Rispetto a prima dell’arresto cardiaco nella mia vita non è cambiato molto: cerco di godermi la mia famiglia, di stare bene. Loro si sono impauriti molto per quello che è successo e hanno passato momenti duri, ma per fortuna alla fine non è successo niente di irreparabile e sono ancora qui. Dopo essere tornato a giocare a calcio…”.