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Donnarumma, Maldini chiude ad ogni possibilità: ma dove va Gigio?

Gigio Donnarumma si allena con la Nazionale italiana.

Le ultime novità sull'addio, ormai certo e certificato da Paolo Maldini, del classe '99 Gigio Donnarumma, al Milan.

Redazione Il Milanista

MILANO -  Donnarumma lascerà il Milan, non sono previsti colpi di scena. Indietro non si può tornare. I tempi per la separazione definitiva sono ormai maturi. La società ha aspettato a lungo, poi ha ritenuto opportuno prendere una decisione che vada oltre il suo leader e spesso, in questa stagione, anche capitano. C'è da dire che Gigio Donnarumma si è comportato da professionista moderno: irreprensibile sul campo dove spesso ha salvato con orgoglio e grande atletismo la sua squadra situazioni difficili, meno romantico e dal cuore rossonero fuori.

L'ADDIO AL MIELE DI PAOLO MALDINI - Come sottolinea La Gazzetta dello Sport, Maldini ha detto ciao a Donnarumma a modo suo, con grande rispetto ed eleganza, ma soprattutto con quel senso si cosa voglia dire "essere Milan" che si era u pò perso negli ultimi anni e che ora l'ex terzino rossonero sta reimpiantando a Milanello. "Bisogna avere rispetto per chi ha dato tanto al Milan - ha dichiarato il dirigente al canale Twitch del club - e Gigio non ci ha mai mancato di rispetto. Le strade si dividono, non posso che auguragli il meglio".

 Paolo Maldini a colloquio con Gigio Donnarumma

IL FUTURO DELL'ORMAI EX ROSSONERO - Si chiude dunque con 251 presenze accumulate quando ha ancora 22 anni, l'esperienza di Gigio Donnnarumma, l'enfant prodige lanciato nell'ormai lontano 2016 da Sinisa Mihajlovic, al Milan. La sua destinazione non è però di facile identificazione. In Premier League tutti i big club sono coperti nel suo ruolo e l'unica squadra che potrebbe effettuare un cambio in tal senso sarebbe il Manchester United con un eventuale addio di De Gea. In Francia situazione simile con il PSG, dove Keylor Navas ha appena rinnovato. In Spagna, coperti ampiamente con Courtois e Oblack i due club di Madrid, si parla di Barcellona; anche qui però dura smuovere dal suo posto il titolare e fenomenale Ter Stegen.