IlMilanista.it
I migliori video scelti dal nostro canale

gazzanet

De Marco: “In Serie A non ci sono arbitri permalosi, se potessero parlare a fine gara…”

Le parole di Andrea De Marco, ex arbitro e moviolista per Mediaset.

Redazione Il Milanista

Serie A, parla l'ex arbitro De Marco

MILANO - Andrea De Marco, ex arbitro, si è così espresso a sport-lab.it sulle "nuove" regole del calcio ai tempi dell'emergenza coronavirus: "Quando riprenderanno i campionati ci sarà molta attenzione sul punto della distanza; i calciatori non si potranno avvicinare all’arbitro più di un metro e mezzo ed è giusto che sia così. La salute, al di là delle proteste, deve venire prima di tutto, anche delle decisioni corrette o sbagliate che siano".

SULLE PAROLE DI RIZZOLI - "Non credo che ci siano arbitri permalosi. Si parla di arbitri solo in caso di episodi negativi o di errori, senza conoscere a fondo questa categoria. Secondo me sarebbe importante che i direttori di gara possano parlare a fine partita, in modo tale da far sì che l’arbitro non sia una figura ricordata solo per gli episodi negativi, ma che venga conosciuta in toto come accade per i calciatori. Si parla da molti anni della possibilità che gli arbitri si presentino in conferenza stampa a fine partita. Secondo me sarebbe una buona soluzione, ma da adottare sempre e non solo in caso di decisioni discutibili; sarebbe utile per conoscere l’uomo-arbitro e non solo l’arbitro come figura a sé stante. Oltre a questo, credo sia necessaria l’introduzione di un ufficio stampa dell’AIA che spieghi quali sono le linee del settore tecnico, cioè analizzando i vari episodi accaduti durante le partite, mettendo fine – anche un paio di giorni dopo i match – alle polemiche post gara. Noi moviolisti possiamo dare la nostra opinione, ma non siamo l’AIA".

SUL VAR - ".Più che allargare l’uso del VAR credo che sia necessario utilizzare più uniformità. Ci sono 20 arbitri, 20 teste diverse, 20 modi di arbitrare in modo diversoCiò che dà fastidio ai calciatori non è tanto l’errore sulle decisioni arbitrali, ma la mancanza di uniformità di giudizio nella stessa partita: se c’è disparità nel trattamento delle due squadre i calciatori non lo accettano". CLICCA QUI>Intanto, ecco tutte le principali notizie dal mondo Milan in aggiornamento live

[poll id="575"]