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Milan, senti Riccardo Montolivo. E sulla fascia a Bonucci…

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Parla l'ex Montolivo:"Il Milan adesso oltre al gruppo ha dei fuoriclasse: Maignan, Leao, Theo. Sono giocatori tutti di altissimo livello”

Redazione Il Milanista

Qualche mese fa l’ex rossonero Riccardo Montolivo(e attuale opinionista di DAZN) aveva parlato della differenza del Milan di oggi e quello di qualche stagione fa. L'ex centrocampista anche di Atalanta e Fiorentina, ha analizzato la qualità dei singoli e non solo. Ha parlato anche dei campioni al cospetto di Stefano Pioli.

In primis ha parlato dei punti di forza dei rossoneri: "Il Milan adesso oltre al gruppo ha dei fuoriclasse: Maignan è un fuoriclasse, Leao è un fuoriclasse, Theo è un fuoriclasse ed è titolare della nazionale francese. Sono giocatori tutti di altissimo livello”. Sono passati appena un paio di anni dall'annuncio del ritiro dal calcio giocato di Riccardo Montolivo. Una carriera degna di nota la sua e che non è passata inosservata. Il giocatore originario di Milano approda in rossonero nel 2012. Con il Milan diventa uno dei punti fermi dell’allora mister Massimiliano Allegri. Dopo un paio d’anni è costretto ad allontanarsi dai campi da gioco per un lungo periodo. Frattura della tibia durante l’amichevole Italia-Irlanda (31 maggio 2014). Nella stagione successiva viene impiegato poco a causa dei postumi dovuti dall’infortunio, costatogli la partecipazione al Mondiale in Brasile.

Diciamo che la rottura del legamento crociato del 2016 chiude quasi definitivamente il suo rapporto con il calcio giocato. Nell'estate 2017 approdò in rossonero -con grande clamore- il difensore juventino Leonardo Bonucci al quale diedero la fascia da capitano ( scelta effettuata direttamente dalla nuova proprietà cinese). Montolivo fece fatica a nascondere la sua disapprovazione e dichiarò:La fascia a Bonucci? Non fui io a consegnargliela. Mi dissero che Yonghong Li aveva deciso che la fascia sarebbe passata a uno dei nuovi. Quando me lo comunicarono spiegai che lo trovavo ingiusto, che stavano commettendo un grosso errore poiché nello spogliatoio ci sono delle gerarchie che dovrebbero essere sempre rispettate. Feci i nomi di Bonaventura e Romagnoli. Niente, Bonucci".