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RIYADH, SAUDI ARABIA - JANUARY 18: Stefano Pioli, Head Coach of AC Milan, looks on during the EA Sports Supercup match between AC Milan and FC Internazionale at King Fahd International Stadium on January 18, 2023 in Riyadh, Saudi Arabia. (Photo by Yasser Bakhsh/Getty Images)
Pioli sembra smarrito e insieme a lui un po' tutti i suoi interpreti. L'ora più buia sembrava essere stata la trasferta contro la Lazio. E invece ieri a San Siroè andata in scena una performance forse ancora più macabra del capitolo rossonero. -15 dal Napoliormai sempre più primo in classifica a 53 punti; a 13 punti di differenza dall'Inter, secondo in classifica. Rossoneri -tutto sommato- ancora quarti in classifica a pari punti con Atalanta e Lazio e a +1 dalla Roma, ieri reduce dalla sconfitta del Maradona contro la capolista guidata da Luciano Spalletti.
E ora Pioli dovrà affrontare l'Inter fuori casa che sabato ha vinto contro la Cremonese in rimonta. Un'altra prova importante per i rossoneri che dovranno cercare in tutti i modi di rialzarsi dalle tenebre. E forse il tecnico ha in serbo qualche cambiamento? Si pensa ad un modulo diverso per affrontare i nerazzurri, sconfitti all'andata. Probabilmente mister Pioli opterà per un centrocampo a tre (con il 4-3-3 oppure il 4-3-1-2). Altra possibilità: rivedere Simon Kjaer in difesa (ieri preferito a Matteo Gabbia in campo dal 1') per sopperire la mancanza di Tomori infortunato.
Ma cosa manca davvero? Lo spirito di squadra che sembra ormai smarrito. E anche l'ex allenatore Arrigo Sacchi ha messo l'accento su questo durante l'intervista alla Gazzetta dello Sport: "Il Milan non è più un collettivo. Ha vinto lo scudetto giocando come una squadra e ora si sono perse quella caratteristiche. Perché del crollo? Con i giovani bisogna avere molta pazienza. Questi ragazzi si sono trovati in una situazione particolare: da semisconosciuti a scudetto al palcoscenico. Questo può destabilizzare". Che rimedio ci potrebbe essere?:"Bisogna intervenire su un problema alla volta. Pioli è bravissimo, deve convincere i giocatori entrando nelle loro teste. Come si torna squadra? Gli attaccanti devono rientrare e i difensori devono salire, così la squadra si accorcia».
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