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Pioli a L’Equipe: “Milan giovane, ma serio e maturo. Su Theo in Nazionale…”

Le parole di Stefano Pioli, allenatore del Milan.

Redazione Il Milanista

Milan, parla Pioli

MILANO - Stefano Pioli, tecnico rossonero, si è così espresso a L'Equipe, testata sportiva francese, in vista della sfida di Europa League tra Milan e Lille: “Se fossimo alla 32esima giornata in questa posizione direi di sì, invece mancano ancora tante partite e non dobbiamo deconcentrarci dal nostro obiettivo, che è quello di tornare in Champions”.

SULLE AMBIZIONI DEL MILAN“Il progetto della proprietà è chiaro: non si guarda più al passato ma al presente e al futuro. Sono stati presi calciatori giovani e forti, l’obiettivo e fargli capire cos’è il Milan per riportare la squadra in alto, ai fasti del tempo”.

SUL LILLE: “Conosco bene le squadre di Galtier, quindi anche il Lille. L’ho affrontato in Europa League nel 2015-16 quando io allenavo la Lazio e lui il Saint-Étienne. Le sue squadre sono sempre ben messe in campo e sanno fare bene le due fasi. Là davanti hanno elementi di qualità, quindi dobbiamo stare attenti”.

SU THEO HERNANDEZ: “È uno dei migliori terzini d’Europa, ha grandi qualità fisiche e tecniche. Sa leggere bene l’ultimo passaggio e ha le potenzialità per far male agli avversari anche da solo. Sta cercando di migliorarsi ogni giorno e lo sta facendo soprattutto nella fase difensiva. È un grande terzino, sono sodisfatto di quello che sta facendo ma può ancora migliorare. Non viene convocato in Nazionale? Sono sorpreso, ma non mi voglio intromettere in quelle nelle decisioni di Deschamps. La Francia ha tanti talenti, ma Theo meriterebbe la convocazione e sta lavorando per entrare nel giro della nazionale”.

 MILAN, ITALY - OCTOBER 04: Theo Hernandez of AC Milan celebrates his goal during the Serie A match between AC Milan and Spezia Calcio at Stadio Giuseppe Meazza on October 4, 2020 in Milan, Italy. (Photo by Marco Luzzani/Getty Images)

SU IBRAHIMOVIC: “Non ho mai avuto problemi con calciatori di questo livello. So bene che quando Zlatan interviene in maniera autoritaria nei confronti dei compagni non lo fa per presunzione ma per il bene della quadra. In quei casi non intervengo ma la lo lascio fare, perché so che sta portando qualcosa di positivo all’interno dell’allenamento. È estremamente facile e bello lavorare con campioni come lui, perché hanno una gran dedizione al lavoro sia dentro che fuori dal campo”.

SUL MILAN DEI GIOVANI: “Giovani non vuol dire superficiali. Ho una squadra seria, responsabile e matura. Ci sono giocatori come Donnarumma, Kessie, Romagnoli e Calhanoglu che dentro il gruppo hanno una forte personalità”.

PIOLI "NORMAL ONE": “La semplicità è una caratteristica importante. Ho le mie idee di calcio ma cerco sempre di adattarle ai giocatori che ho a disposizione. Non sono un integralista, cerco sempre di mettere il gruppo nelle migliori condizioni possibili per poter rendere, secondo le caratteristiche tecniche dei miei calciatori”.