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Dove non c’è qualità c’è dignità: l’analisi di Juventus-Milan

L'analisi del giorno dopo alla sfida tra Juventus e Milan, valida per le semifinali di ritorno di Coppa Italia.

Redazione Il Milanista

di ANTONELLO GIOIA

Coppa Italia, l'analisi di Juventus-Milan

MILANO - "Il Milan non ha nulla da perdere". Abbiamo sentito questa frase tantissime volte negli ultimi giorni, sopratutto da parte di juventini preoccupati per una gara che, a 95 giorni di distanza dall'ultima, presentava tante insidie sotto ogni punto di vista. La doppia semifinale tra rossoneri e bianconeri, dunque, termina con due pareggi, con il goal a San Siro segnato sul discutibile rigore al 94esimo da Cristiano Ronaldo che condanna Romagnoli e compagni all'eliminazione.

Pochezza dignitosa

Se c'era una cosa che il Milan poteva davvero perdere ieri sera contro la Juventus era la dignità. Sulla carta, infatti, non mancavano le premesse perché ciò avvenisse: Sarri con i migliori in campo, Pioli senza Ibrahimovic, Theo Hernandez e Castillejo; a ciò si è aggiunta l'assurda espulsione diretta di Rebic al 16esimo minuto, arrivata per un fallaccio inutile del croato su Danilo immediatamente dopo il rigore fallito da Cristiano Ronaldo per fallo di mano ingenuo di Conti. Il Milan, però, ha lottato, ha difeso con le unghie e con i denti, provando timidamente a offendere un avversario nettamente superiore sotto ogni aspetto. I rossoneri non hanno certamente perso la dignità, ma la finale, purtroppo, sì.

Tutto ciò poteva andar bene per una squadra di medio basso livello, ma per il Milan - diciamolo chiaramente - no. Non ci possiamo, sia chiaro, accontentare della dignitosa pochezza di una squadra che, nei primi 25 minuti, è stata totalmente in balia della Juventus, incapace di superare letteralmente il centrocampo e di imbastire una qualsiasi azione offensiva; non che per i 70 giri di lancette successivi la situazione dalle parti di Buffon sia migliorata (con solo due colpi di testa pericolosi in tutta la gara), ma quantomeno si è reso onore alla difesa, guidata ottimamente da Kjaer e Romagnoli, che si è distinta per concentrazione e puntualità.

Stagione già finita?

In campionato, il Milan viaggia in zona Europa League, ma la situazione non è certo delle più rosee. La nostra paura è che, con l'eliminazione dalla Coppa Italia, i rossoneri possano aver già terminato la schiera di obiettivi stagionali. Anche nel caso in cui fosse davvero così (e lo scopriremo entro il 7 luglio dopo il trittico in Serie A con Napoli, Juve e Lazio) ci sarebbe da salvare solo la dignità di una squadra che, purtroppo, presenta ben poca qualità. CLICCA QUI>Intanto, ecco tutte le principali notizie dal mondo Milan in aggiornamento live

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