Intervistato in esclusiva da Milan News Luciano Chiarugi si è soffermato sulle tensioni che sta vivendo il club rossonero a partire dal licenziamento in tronco di Zvonimir Boban e dell'impasse di Maldini.
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Chiarugi: “Pioli? Un signore. Ibrahimovic? Deve restare”
L'ex attaccante del Milan ha parlato dell'attuale complicata situazione del Diavolo
"Da un po’ di tempo al Milan mi sembra ci sia poca chiarezza", ha detto. "Sicuramente qualcuno vuole prevaricare i compiti vedendo anche i non risultati che stanno venendo fuori.Una squadra del genere dovrebbe discutere in maniera più seria e appropriata. Così si alimenta ulteriormente il malessere. Non so dove vogliono arrivare e cosa vogliono fare. È chiaro che ora Paolo sarà in uno stato di imbarazzo totale. Non so se gli sarà tolto qualcosa a livello decisionale. In questo momento la situazione non è semplice".
Per tentare di risalire la china, secondo il 73enne bisognerebbe lasciar scappare Ibrahimovic, uno dei pochi acquisti recenti andati davvero a buon fine. "Zlatan dovrebbe un attimo sottacere e parlare con la società per capire quelle che sono le intenzioni. Penso che il Milan abbia tutto l’interesse, nei confronti anche della sua tifoseria, di tornare a essere una delle squadre migliori d’Europa. Ibra dovrà cercare di capire questo allontanamento deciso di Zvone, soprassedere a questa situazione e ascoltare i vertici, contribuendo maggiormente a quello che sarà lo sviluppo del gruppo".
Infine sull'allenatore Stefano Pioli, continuamente messo sotto stress dalle voci sul prossimo arrivo del tedesco Rangnick, l'ex attaccante ha sostenuto: "L'ho visto lavorare a Firenze ed è veramente un signore. Paga tutto questo ambaradan. Il club aveva trovato fiducia e l’assetto giusto, i risultati gli davano ragione. Poi è arrivata un’altra flessione, ma questo non deve far dimenticare quanto di buono è stato fatto. Tutti vorrebbero ottenere tutto subito, ma è difficile arrivare immediatamente al top. Nessun tecnico ha la bacchetta magica. Bisogna avere pazienza e collaborare tutti quanti per cercare di finalizzare, non soltanto in campo. Serve un’armonia generale per poter affrontare le gare con serenità".
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