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ESCLUSIVA – Novellino: “Milan, la Champions è possibile. Derby? Partita a sé, non conta la classifica”

Novellino

Walter Novellino, ex centrocampista del Milan, è intervenuto in esclusiva ai nostri microfoni

Redazione Il Milanista

Di Simone De Bari

MILANO - Milan e Inter si affronteranno a San Siro per il derby di ritorno in campionato, sfida valida per la ventitreesima giornata. Per l'occasione, i microfoni della nostra redazione hanno intervistato un grande ex rossonero: Walter Novellino.

Diciannove punti dividono Inter e Milan in classifica: giusto parlare di nerazzurri favoriti?

"Secondo me no, perché il derby è sempre una partita a sé. Non è una sfida normale, i punti in classifica contano poco in partite del genere. E' vero che l'Inter è una squadra straordinaria: ha un grande allenatore, dei giocatori fortissimi e una società molto solida. Da quando c'è Marotta l'Inter ha cominciato a crescere sotto tutti i punti di vista. Io ho avuto Marotta per sette anni, lo conosco bene e so quanto possa essere importante la sua presenza dentro una società. Si affrontano due compagini che, al di là del mercato di gennaio, sono abbastanza in forma. Credo che alla fine vincerà la squadra che starà meglio soprattutto mentalmente".

Il Milan non si aggiudica una stracittadina di campionato da 4 anni: sarà uno stimolo o una pressione ulteriore?

"Uno stimolo sicuramente, così come è una grande spinta la presenza di Ibrahimovic. Il suo arrivo ha dato serenità ad alcuni giocatori che sono giovani e soffrono le pressioni di una piazza così importante. Ibra, con la sua esperienza, aiuta molto. Il Milan con lo svedese in campo ha fatto vedere quanto sia importante avere un calciatore di questo calibro".

Quali giocatori potrebbero risultare decisivi?

"Di solito sono determinanti le punte. Credo quindi che la gara possa essere risolta dai centravanti, Lukaku da una parte e Ibrahimovic dall'altra".

Considera il Milan ancora in corsa per un posto in Champions?

"Sì, non c'è ancora nulla di scritto, c'è quasi tutto il girone di ritorno da disputare, la lotta è aperta e la strada è molto lunga".

Invece nella lotta per lo Scudetto chi vede favorita?

"La Juventus sicuramente. Però Inter e Lazio posso darle filo da torcere fino alla fine. A livello di gioco, le squadre italiane che esprimono il miglior calcio sono Lazio e Atalanta. E' vero che i biancocelesti non hanno una rosa ampia, ma può essere anche un vantaggio. Secondo me possono stare al passo di Juve e Inter sino alla fine. Quando sei lì in alto, l'appetito viene mangiando e sei spinto a dare tutto in ogni partita. Nella Lazio ci sono giocatori di qualità, un tecnico bravo e soprattutto una grande società".

Un pronostico per il derby?

"Impossibile farlo. E' una partita imprevedibile, che sfugge a qualsiasi previsione. Che vinca il migliore".