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Hauge a TV2: “Milan, voglio lottare per una maglia da titolare”

Redazione Il Milanista

Ecco le parole di Hauge alla tv norvegese

Jens Petter Hauge è arrivato a Milano da perfetto sconosciuto ma è stato un acquisto su cui Maldini e Massara erano sicuri e nonostante il poco minutaggio che Pioli gli ha concesso il classe '99 è stato convocato dalla Norvegia per gli Europei. Oggi l'esterno ex Bodo/Glimt ha rilasciato un'intervista al canale norvegese TV2. Ecco le sue parole:

Sul suo presente e sul suo futuro - "Prima di tutto, ora recupererò e preparerò l'incontro con la nazionale in ritiro. Poi farò probabilmente una piccola vacanza prima di iniziare i discorsi con il Milan. Perché è un dialogo che bisogna almeno impostare"

Sulla sua volontà per la prossima stagione - "Sono pronto a tornare lì e a lottare per un posto da titolare ma se il club ha altre intenzioni allora deciderò che cosa fare. Prima di tutto, voglio essere parte di una squadra e contribuire ad essa, non solo in allenamento"

Sulla scelta di andare al Milan - "E' stata una stagione molto lunga in cui sono successe molte cose e ci sono state tante emozioni. Quando poi hai un po' di tempo per pensare a quanto grande sia stato il passo che ho effettivamente fatto, alla fine sono incredibilmente felice della stagione e della scelta che ho fatto"

Su che cosa gli ha insegnato il passaggio al Milan e a Milano - "E' stato un cambio di vita radicale per me sia nella quotidianità che nel modo di allenarmi che nel giocare con alcuni dei più grandi calciatori del mondo. Il Milan è un club incredibile e Milano è una città che vive di calcio e in cui il pallone significa quasi tutto. Mi ha insegnato tantissimo. Guardando a come sono andate le cose quest'anno, sento di essermi mostrato a un livello completamente nuovo e ho dimostrato le mie qualità"

Su Ibrahimovic"È un giocatore incredibile. Fissa degli standard che non pensavo nemmeno fossero possibili. C'è qualità in tutto ciò che fa e aiuta tantissimo il resto della squadra".

Sulla precedente esperienza al Bodo/Glimt - "Quando mi sono seduto in panchina per Ålesund, è stato difficile anche perché non avevo i miei amici a rincuorarmi. Era un gruppo che non conoscevo molto bene. Il fatto che ho passato queste cose, penso che ora mi renda più forte"

Sui prossimo obiettivi - "Sono molto felice di quello che ho fatto negli ultimi anni. Mi fa sapere che se faccio le cose per bene, saprò rialzarmi. Finché sono mentalmente pronto ad accettare di lavorare duramente, sono sicuro che sfrutterò l'occasione quando lo avrò".