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Thiaw: “Orgoglioso di essere al Milan, non me ne rendo ancora conto!”

Redazione Il Milanista

Malick Thiaw ha rilasciato una lunga intervista nella quale ha parlato anche del suo arrivo in Italia e di cosa vuol dire giocare nel Milan

Malick Thiaw ha rilasciato un’intervista a DFB.de nella quale ha parlato anche del suo arrivo al Milan. Sui sogni da bambino: "Quando ero piccolo, pensavo solo a giocare a calcio. E sognavo di giocare per i grandi club e per la nazionale tedesca. Fino all'età di 14 o 15 anni. Poi ho capito che se avessi dato il massimo e lavorato sodo avrei potuto sfondare come professionista. Ho capito cosa era importante".

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Se capisce la lingua italiana: "Un po'. Non ancora bene. Capisco già molto dell'italiano, ma il mio modo di parlare deve ancora migliorare, c'è margine di miglioramento".

Su Paolo Maldini: "Come direttore sportivo, assiste a ogni allenamento. Sa esattamente in quali aree devo migliorare e in quali sto già facendo abbastanza bene. Questo è ciò che mi dà, e gliene sono molto grato".

Quale giocatore associava al Milan da bambino: "Ronaldinho è stato il primo. Ma a posteriori, il giocatore che associo di più al Milan è Kevin-Prince Boateng. I suoi due gol contro il Barcellona e l'Arsenal mi hanno fatto impazzire all'epoca. Ero ancora molto giovane, guardavo le partite in TV e pensavo: Wow!".

Cosa significa indossare la maglia del Milan: "Ogni volta che entro nello spogliatoio e vedo la mia maglia con il mio nome e il mio numero sopra, mi sento molto orgoglioso e felice. E non riesco ancora a rendermene conto".

Su Zlatan Ibrahimovic: "Ogni allenamento dà qualcosa ai suoi compagni di squadra. È un grande uomo, un vero capo. E odia perdere. È qualcosa di gigantesco poter giocare con lui. È un grande onore e mi rende incredibilmente orgoglioso. Anche da bambino lo guardavo in TV e lo ammiravo".

Sul calcio italiano: "In Germania, negli ultimi anni, non si è parlato molto di Serie A. Per questo l'alto livello mi ha sorpreso quando sono arrivato a Milano. Era molto meglio di quanto mi aspettassi. Tutte le squadre sono molto preparate tatticamente, è difficile vincere contro qualsiasi squadra, soprattutto fuori casa. Si difendono molto bene".

Sulle partite di Champions League contro il Napoli: "Il Napoli sta disputando una grande stagione in campionato e in Champions League. Ma speriamo che sia finita qui. Noi siamo il Milan. Chi conosce la nostra tradizione, con sette Champions League vinte, sa che questa è la nostra casa".